Le politiche governative non bastano a risollevare il carbone statunitense mentre eolico e fotovoltaico spiccano il volo. Le previsioni dell’Energy Information Administration
Boom di nuova capacità elettrica verde negli States
(Rinnovabili.it) – Il 2020 sarà un anno record per la costruzione di impianti rinnovabili negli Stati Uniti. La nuova capacità elettrica sarà infatti per tre quarti affidata alle fonti verdi, relegando il carbone in un angolo sempre più piccolo. La previsione arriva direttamente dal Governo stelle e strisce, che annuncia anche la chiusura di quasi 6 GW di impianti termoelettrici. In altre parole, la US Energy Information Administration (EIA) ha confermato in questi giorni ciò che gli osservatori del settore avevano previsto un anno fa, ossia che eolico e fotovoltaico sono destinati a espandere il loro predominio sulle nuove aggiunte elettriche.
A davvero poco sembra essere valsa la “cura Trump” per sostenere il comparto carbonifero. I pensionamenti degli impianti procedono spediti soprattutto nel Kentucky e nell’Ohio, seguiti a distanza dalla chiusura delle centrali a gas naturale più vecchie (meno 3,7 GW) e da 1,6 GW di nucleare. Ma se, entro la fine del 2020, il metano avrà la sua rivincita con l’installazione di nuovi 9,3 GW – tra sistemi a ciclo combinato e a turbine – lo stesso non accadrà a carbone ed energia atomica.
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Il grande gap creato da queste due fonti sarà però colmato interamente dalla nuova capacità elettrica rinnovabile. Gli operatori hanno programmato l’attivazione di 18,5 GW eolici per l’anno in corso, superando addirittura il livello record di 13,2 GW raggiunto in USA nel 2012. A fare da traino è essenzialmente la scadenza del credito d’imposta federale sugli investimenti (PTC) che sta spingendo gli sviluppatori ad accelerare i progetti per non perdere gli incentivi più alti.
Discorso non troppo dissimile per il fotovoltaico: l’EIA prevede che nel 2020 saranno disponibili 13,5 GW di nuova capacità solare, concentrata soprattutto in quattro stati: Texas (22 per cento), California (15 per cento), Florida (11 per cento) e Carolina del Sud (10 per cento). La quota maggiore delle nuove aggiunte arriverà dagli impianti su scala utility ma anche il segmento residenziale si farà sentire. L’amministrazione prevede, infatti, che entro la fine del 2020 entreranno in servizio ulteriori 5,1 GW di capacità fotovoltaica su piccola scala.
Queste previsioni, sottolineano gli esperti – sono perfettamente allineate con quelle presentate da Wood Mackenzie Research e dalla Solar Energy Industries Association statunitense. E sono perfettamente in linea anche con quanto i trend elaborati dalla IEA a gennaio dello scorso anno, quando l’ente dichiarò che eolico e fotovoltaico sarebbero state le risorse a più rapida crescita per “almeno i prossimi due anni”.
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