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La prima nanogrid mobile con fotovoltaico e idrogeno

La statunitense Sesame Solar ha realizzato un rimorchio che sfrutta sole, vento, batterie e fuel cell per portare energia pulita ovunque vi sia bisogno.

nanogrid mobile
Credits: Sesame Solar

(Rinnovabili.it) – Portare l’energia dove serve, in qualsiasi scenario offgrid: dai soccorsi in caso di disastri naturali ai servizi di comunità in aree remote e inaccessibili per la rete elettrica. Con questo obiettivo è stata creata la nanogrid mobile di Sesame Solar, società statunitense.

Il termine nanogrid è usato tradizionalmente per indicare piccoli sistemi energetici autonomi in grado di soddisfare applicazioni civili e sanitarie. Sebbene possano funzionare da sole, la maggior parte delle nanoreti nordamericane è collegata all’infrastruttura di distribuzione nazionale da cui sono però in grado di isolarsi in caso di interruzioni di corrente. Sesame Solar ha voluto osare di più creando una nanogrid modulare di nuova generazione che integra diverse fonti di energia. Il sistema si avvale di un rimorchio a doppia asse o un container ISO, facili da trasportare nella località finale e pronti all’uso. Per l’installazione, spiega la società, bastano appena 15 minuti e il lavoro di una sola persona senza competenze tecniche.

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L’energia arriva dal suo tetto fotovoltaico estendibile che accumula la produzione direttamente in un pacco batterie al litio-ferro-fosfato. La capacità della nanogrid mobile dipende essenzialmente dalle dimensioni: può offrire un un accumulo tra 15 e i 150 kWh e un impianto solare da 3 a 20 kW. Ciò offre circa una “settimane di autonomia”, con la possibilità di “aggiungere anche piccole turbine eoliche”.

 A bordo anche un elettrolizzatore e delle fuel cell per produrre e impiegare idrogeno verde. Il gas è immagazzinato in serbatoi di stoccaggio a stato solido e a bassa pressione (meno di 300 psi) all’esterno della nanogrid, rendendolo sicuro anche per il trasporto. “Siamo i primi a commercializzare l’idrogeno verde”, Lauren Flanagan, CEO di Sesame Solar dalle pagine di Forbes. “Produciamo il gas idrogeno dall’energia solare attraverso l’elettrolisi dell’acqua e lo immagazziniamo per alimentare una cella a combustibile”. Assieme all’hardware, il sistema include uno spazio ufficio che può essere utilizzato come base operativa multiuso, personalizzandolo con layout specifici, da un ambulatorio mobile ad un negozio pop-up.

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