Nella giornata odierna, a Johannesburg, il Governo Sud Africano ha annunciato i progetti vincitori (Preferred Bidder) della seconda gara per gli incentivi statali nell’ambito del IPP Procurement Program. La società Solar Capital Dear 3 (PTY), JV partecipata dalla Moncada Energy Group ha presentato un progetto fotovoltaico nell’ambito dell’IPP Procurement Program e si è aggiudicata la tariffa incentivante con un progetto solare della potenza di 94,5 MWp lorda (75MW netti). La tariffa incentivante Sud Africana ha la durata di venti anni e il tasso d’insolazione delle zone scelte è di 2.000 ore l’anno.
“In questa seconda fase potevano essere aggiudicati 520 MWp e di questi, il mio Gruppo insieme a Solar Capital se ne è aggiudicati 94,5 MWp– Afferma Salvatore Moncada, fondatore e CEO di Moncada Energy Group – Si tratta di un progetto che comporterà un investimento di circa 200 milioni di euro, in cui l’ l’epc contractor è la Costruzioni Moncada SA e i pannelli saranno interamente forniti dalla Moncada Solar Equipment e ciò conferma le potenzialità del comparto tecnologico italiano delle rinnovabili che può e deve essere competitivo anche a livello globale. Intendiamo dare tutto l’impulso possibile per la creazione di tutte quelle sinergie
possibili che permetteranno al comparto tecnologico sud africano di sviluppare competenze tali da garantire una ricaduta occupazionale e sociale nel paese, coerentemente a quanto richiesto dall’IPP Procurement Program. L’incentivazione a questo progetto rappresenta un importante passo nella strategia d’internazionalizzazione di Moncada Energy Group che è alla ricerca di
nuovi mercati nei quali promuovere il proprio know how che è stato sviluppato in questi anni in Italia. Non è da sottovalutare, inoltre, il potenziale solare del Sud Africa che con 2.000 ore d’insolazione annua è una vera e propria miniera solare. Il nostro impianto produrrà oltre 189 TWh l’anno, circa il 40% in più di un’analoga potenza installata in Italia. Si tratta, quindi, di un’operazione che se da un lato consentirà una grande produzione d’elettricità da fonte pulita, da un altro punto di vista realizza in concreto quel trasferimento tecnologico auspicato dal protocollo di Kyoto per consentire ai Paesi emergenti di crescere senza aumentare e aggravare il riscaldamento globale. Tale iniziativa assieme a quella aggiudicata nel corso del primo bid consentirà, nonostante le difficoltà del mercato italiano, di mantenere la crescita degli ultimi anni anche se in altri mercati”.