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Ecco il primo modulo fotovoltaico in silicio completamente riciclato

Il Research Centre Academy di Trinasolar ha segnato un progresso nella sostenibilità del fotovoltaico grazie ad una tecnologia proprietaria. Nasce così il primo pannello solare riciclato con tecnologia TOPCon di tipo n 

Ecco il primo modulo fotovoltaico in silicio completamente riciclato
Il modulo fotovoltaico in silicio completamente riciclato.

 Il modulo fotovoltaico riciclato di Trinasolar ha un’efficienza del modulo del 20,7%

Arriva dalla Cina, e più precisamente dalla ricerca scientifica di Trinasolar, il primo modulo fotovoltaico riciclato in silicio cristallino. Tutto nel pannello nasce dai rifiuti: il vetro, l’alluminio, il rame e persino lo stesso wafer di silicio, la parte più difficile da recuperare. Un risultato importante celebrato con entusiasmo dalla società. “La Research Centre Academy ha compiuto una svolta con l’innovativa tecnologia di riciclaggio auto-sviluppata, utilizzando materiali […] recuperati da moduli di scarto”, spiega la società in una nota stampa. “Si tratta di una pietra miliare significativa per il settore che consolida la posizione di Trinasolar come leader nel settore della sostenibilità”.

Riciclare i pannelli fotovoltaici

I pannelli fotovoltaici hanno una durata di circa 25-35 anni ma prima di divenire realmente un rifiuto potrebbero aiutare a creare nuovo valore economico. La gestione del fine vita potrebbe diventare, infatti, una componente significativa della catena del valore del fotovoltaico. Nello specifico, da un modulo di 21 kg si possono ottenere in media: ben 15 kg di vetro (che rappresenta il 70% circa del peso complessivo di ogni unità), 2,8 kg di materiale plastico, 2 kg di alluminio, 1 kg di polvere di silicio e circa 0,14 kg di rame. Un bottino da non sprecare.

Peccato che per molto tempo il riciclo del fotovoltaico si è tecnicamente incagliato. Di norma di un modulo fotovoltaico è possibile recuperare fino ad un 98% in peso. Ma alzare la percentuale o reinserire le materie prime seconde in un nuovo ciclo produttivo ha rappresentato per anni una sfida.

Il problema maggiore è che gli strati di polimero sigillano il pannello solare proteggendolo dagli agenti esterni, possono rendere difficile le operazioni di smontaggio e riciclo. E recuperare il silicio è un’operazione non da poco. Con le tecniche meccaniche non può essere valorizzato perché recuperato sotto forma di polvere con un’elevata contaminazione dovuta alla macinazione. Con quelle chimiche il wafer rischia dei danni.

Ecco perché negli ultimi anni si è fatta strada una terza via: il trattamento termochimico. Una strada percorsa anche da Trinasolar.

Il pannello solare riciclato di Trinasolar

La produzione del primo modulo fotovoltaico riciclato al mondo è resa possibile anche grazie alla collaborazione con partner upstream e downstream.

Il segreto? L’impiego di un mix di soluzioni innovative di riciclo, tra cui l’uso di reagenti di separazione interstrato, una tecnologia di incisione chimica e una di estrazione chimica umida dell’argento. Il tutto combinato con un processo di eliminazione delle impurità a bassa temperatura per “pulire” il wafer di silicio. “Attraverso questo processo abbiamo ottenuto il riciclaggio di tutti i componenti di materiali di alto valore da pannelli solari di scarto”

Le materie prime seconde estratte sono state nuovamente impiegate in produzione. Il risultato è un pannello solare completamente riciclato, dotato di tecnologia TOPCon di tipo n, con un’efficienza del modulo del 20,7% e una potenza in uscita superiore a 645 W. L’azienda cinese ha dichiarato di aver richiesto 37 brevetti nel campo del riciclaggio fotovoltaico.

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