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Ecco il modulo agrivoltaico HS-B96, bifacciale e semitrasparente

I moduli fotovoltaici della francese Feedgy sono composti da celle solari a eterogiunzione e offrono una trasparenza del 39%. Disponibili in cinque taglie, da 300 Wp a 320 Wp

modulo agrivoltaico HS-B96
Credits: Feedgy

Quando la fotonica fa bene agli agricoltori

(Rinnovabili.it) – Arriva dalla Francia il primo modulo agrivoltaico, bifacciale e semi trasparente ad aver ottenuto una certificazione TÜV Rheinland. A realizzarlo è Feedgy, società specializzata nell’ottimizzazione degli impianti solari, che ha presentato la sua novità all’ultima fiera Energaïa di Montpellier.

Nel mondo delle tecnologie rinnovabili, l’agrivoltaico – ossia la combinazione di fotovoltaico e agricoltura in un rapporto simbiotico – sta guadagnando sempre più spazio. Basti pensare che nella sola Unione Europea, ben 14 Stati membri hanno incorporato l’energia solare nei piani strategici della politica agricola comune (PAC). Un nutrito gruppo di cui fanno parte anche Francia e Italia. E sebbene il settore debba fronteggiare ancora diverse sfide di carattere normativo, burocratico e sociale, è innegabile che sia ormai incanalato in un trend esponenziale. Con un tasso di crescita medio annuo stimato nell’ordine del 10,1%.

Questa impennata va attribuita ai progressi tecnologici compiuti nella tecnologia fotovoltaica, che consentono di creare impianti non solo perfettamente integrati in campi e serre, ma anche in grado di aumentare la produzione agricola.

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Il modulo agrivoltaico semitrasparente

Il modulo agrivoltaico HS-B96 di Feedgy si colloca esattamente in questa corsa all’innovazione. Il pannello, creato in collaborazione con l’azienda cinese Huasun, è composto da 96 mezze celle solari a eterogiunzione (HJT) e bifacciali. Disponibile in 5 taglie – 300 W, 305 W, 310 W, 315 W e 320 W – il modulo offre un’efficienza massima del 14,8%, assicurando al contempo un grado di trasmissione della radiazione fotosinteticamente attiva del 33%. Di cosa si tratta? Della porzione di radiazione solare effettivamente utilizzata dalle piante all’interno dello spettro visibile. Conoscere questo dato è essenziale anche perché ogni pianta o coltura è caratterizzata da una propria capacità di adattarsi a differenti intensità di illuminazione.

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Feedgy è orgogliosa di aprire una nuova strada nell’agrivoltaico”, ha commentato Harold Darras, presidente e fondatore della società. “Nessuna tecnologia era stata ancora sviluppata per consentire questa coabitazione tra guadagno solare e guadagno agricolo. Ora è fatto. Il modulo fotovoltaico sviluppato da Feedgy integra la tecnologia fotonica che consente la condivisione della luce tra le celle solari per la produzione di energia elettrica e le stesse colture agricole. Le esigenze delle piante in termini di qualità della luce vengono così soddisfatte e addirittura arricchite. Viene favorita la produzione agricola e viene ottimizzata la produzione fotovoltaica”.