Quando è la qualità a caratterizzare un prodotto, le potenzialità sono immediatamente visibili. E parlando di tecnologia fotovoltaica, non è possibile non parlare di Schüco, da decenni leader mondiale nella ricerca, produzione ed installazione di componenti innovative per l’involucro edilizio e nello sviluppo dei sistemi completi per la produzione energetica solare e per il riscaldamento. La forza di quest’azienda risiede proprio nella capacità di “lavorare sul campo”, dando vita a ciò che prima poteva essere considerato nient’altro che un sogno. Esattamente ciò che è avvenuto per la tecnologia fotovoltaica sviluppata da Schüco, una rivoluzione verde “per il Pianeta blu”, per citare le loro stesse parole.
I moduli fotovoltaici Schüco a film sottile utilizzano una tecnologia sviluppata negli ultimi anni che poche aziende nel mondo sono in grado di sostenere e che ha completamente rivoluzionato il mercato delle rinnovabili e il mondo dell’architettura, questo tipo di moduli è dotato di una flessibilità di gestione ed installazione assolutamente ineguagliabile, adatta a tutte le superfici e ad ogni tipo di orientamento.
Le caratteristiche che hanno consentito a questa tecnologia di scalare la vetta della sostenibilità sono numerose, ma solo uno studio accurato delle differenti esigenze, ha portato i moduli a film sottile Schüco al raggiungimento di un valore qualitativo così alto.
Le ottime prestazioni energetiche
Trattandosi di sistemi fotovoltaici per la produzione energetica, una delle peculiarità indispensabili da osservare è il suo rendimento energetico nelle diverse fasi del giorno e dell’intero anno. La tecnologia Schüco a film sottile dei laminati amorfi, grazie alle sue caratteristiche tecniche, consente di ottenere rendimenti specifici decisamente superiori ai moduli in silicio cristallino con una produttività energetica, stabile e costante, superiore del 10%. Un esempio emblematico e concreto in grado di dimostrare tutta la qualità di questo sistema è la sede italiana di Schüco: sulla copertura dell’edificio, sono stati installati 3 impianti di identica potenza (1,8 kWp), ma realizzati rispettivamente con moduli amorfi, microamorfi e moduli cristallini; dopo un’attenta analisi ed un confronto dei dati di produzione è risultato evidente un rendimento superiore del 8-10% delle prime due tecnologie (amorfo e microamorfo).
Alta efficienza in qualunque condizione
Uno dei limiti della tecnologia cristallina deriva proprio dal fatto che, in condizioni di temperature piuttosto elevate, le prestazioni dei moduli diminuiscono significativamente. Con i moduli a film sottile questo processo non avviene. Anche nelle zone più sfavorite per esempio, in un paese come l’Italia dove d’estate la temperatura superficiale dei moduli, può raggiungere i 70°, la tecnologia Schüco a film sottile mantiene inalterate le sue qualità produttive.
Un altro fattore imprescindibile nell’installazione degli impianti fotovoltaici, è l’orientamento dei moduli, inevitabilmente legato alla superficie a disposizione per l’impianto. Con la tecnologia a film sottile, l’azienda Schüco è stata in grado di superare questo limite, garantendo rendimenti elevati e soprattutto costanti, anche con angoli d’irraggiamento solare ridotti (come nel primo mattino o tarda sera) o nel caso di coperture con orientamenti non ottimali, per servirsi dell’energia pulita del Sole senza dover cedere a compromessi.
Maggiori incentivi grazie alla produzione europea al 100%
Con il IV Conto Energia (art.14) la produzione made in Europe viene privilegiata; qual’ora gli impianti fotovoltaici siano stati realizzati almeno per il 60% all’interno dell’Unione Europea, le tariffe di incentivazione possono essere aumentate del 10%. Grazie ai numerosi laboratori di ricerca e sviluppo di Bielefeld ed alla fabbricazione dei moduli amorfi e microamorfi in due importanti stabilimenti tedeschi, il gruppo Schüco è in grado di garantire una produzione europea al 100%, ottenendo così il certificato di Factory Inspection, indispensabile per il riconoscimento del 10% degli incentivi.
Inoltre, grazie alla produzione recente della tecnologia a film sottile nello stabilimento di Dresda, Schüco ha accresciuto la propria capacità produttiva ad oltre 150 MW l’anno, enfatizzando il proprio ruolo di fornitore leader del settore delle tecnologie solari.
Non bisogna dimenticare il ruolo giocato dalla compatibilità degli elementi che concorrono a formare l’impianto fotovoltaico (moduli, inverter e strutture di montaggio), specialmente quando a fornirli non è un’unica azienda, ma differenti operatori. In quest’ottica, l’elemento chiave di Schüco, è la possibilità di avere come referente un unico fornitore, in grado di assicurare un funzionamento efficiente dell’installazione, evitando così problemi di compatibilità tra gli elementi dell’impianto.
Attenzione all’ambiente
Le soluzioni a film sottile Schüco contribuiscono attivamente alla salvaguardia ambientale.
L’utilizzo dell’energia pulita del Sole, avviene senza lo sfruttamento di combustibili fossili: i moduli amorfi e microamorfi Schüco, sono infatti prodotti con materiali ecologici come il silicio, l’alluminio e il rame, evitando i dannosi e pericolosi elementi tradizionali, come il telloruro, il cadminio o il piombo. Inoltre il processo produttivo dei pannelli utilizza una quantità di silicio inferiore rispetto ai moduli cristallini tradizionali, riducendo i costi e l’inquinamento atmosferico.
Ma l’attenzione ecologica di Schüco va oltre. Tutti i materiali che compongono i moduli fotovoltaici sono riciclabili al 95%: silicio, vetro, alluminio ed acciaio sono infatti materie prime perfettamente riutilizzabili dagli stessi produttori che, aggregandosi in consorzi per il riciclaggio, liberano l’utente finale dall’onere dello smaltimento, recuperando il materiale necessario ad iniziare nuovamente il processo produttivo.
I vantaggi dei moduli a film sottile Schüco sono davvero numerosi: la salvaguardia ambientale, le potenzialità energetiche e la riduzione dei costi e delle emissioni, concorrono a rendere l’azienda uno dei pilastri “Green” della moderna tecnologia fotovoltaica, trasformando il semplice impianto tecnologico in un elemento integrante della struttura architettonica.