Rinnovabili

GSE: Modello unico per fotovoltaico (200 kW) e microcogenerazione (50 kW)

modello unico fotovoltaico microcogenerazione
via depositphotos.com

(Rinnovabili.it) – Si completano gli strumenti a disposizione di quanti interessati a realizzare impianti fotovoltaici e di microcogenerazione ad alto rendimento o alimenti da fonti rinnovabili. Il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) ha pubblicato ieri sul proprio sito i nuovi Modelli Unici per il fotovoltaico fino a 200 kW e i microcogeneratori fino a 50 kWe. Un intervento che segue l’evoluzione normativa degli ultimi anni e più precisamente le misure inserite del Decreto Ministeriale del 16 marzo 2017 e in quello del 2 agosto 2022. I documenti GSE riportano i nuovi template per la compilazione della Parte  I (da inviare prima dell’inizio dei lavori) e della Parte II (da inviare alla fine dei lavori) del rispettivo Modello Unico

Il modello unico per il fotovoltaico 

Il DM del 2 agosto 2022 ha ampliato le razionalizzazioni introdotte negli scorsi anni, individuando le condizioni e le modalità per l’estensione del modello semplificato anche a impianti di 200 kW di potenza. Ossia 150 kW rispetto al precedente limite normativo. L’intervento riguarda tutti i sistemi solari realizzati su edifici o su strutture e manufatti fuori terra (e nelle relative pertinenze), compresi gli immobili vincolati. A patto, però, che i moduli fotovoltaici siano integrati nelle coperture e non visibili dagli spazi pubblici esterni.

Il modello unico per il fotovoltaico  permetterà la connessione degli impianti presso clienti finali già dotati di punti di prelievo attivi e che non condividono il punto di connessione esistente con altri impianti di produzione. E al tempo stesso consentirà agli utenti di scegliere le modalità di ritiro dell’energia elettrica: tramite accesso al regime del Ritiro Dedicato, Scambio sul Posto o attraverso la  cessione al mercato mediante il conferimento ad un utente del dispacciamento diverso dal GSEE. “I produttori interessati a questa procedura semplificata dovranno interfacciarsi esclusivamente con i Gestori di Rete”, spiega il GSE in una nota stampa. “Dopo la ricezione del Modello Unico da parte dei gestori di rete, il GSE provvederà ad attivare il contratto di Ritiro Dedicato e/o Scambio sul posto”. 

Per quanto riguarda, invece, l’accesso ai servizi di Scambio sul Posto o Ritiro Dedicato, attraverso la procedura standard, rimane invariata la modalità prevista dal GSE, ovvero la presentazione della richiesta direttamente dal produttore sui rispettivi portali.

Qui il Modello Unico per il fotovoltaico

Leggi anche Installare il fotovoltaico sul tetto, come l’IA aiuta ad aumentare l’efficienza

Modello Unico per microcogenerazione CAR e FER

In questo caso la normativa di riferimento è decisamente più vecchia. Il Modello Unico è stato introdotto dal DM del 16 marzo 2017, provvedimento che disciplina la razionalizzazione delle procedure per l’installazione di impianti di microcogenerazione ad alto rendimento (CAR) e di quelli alimentati da fonti rinnovabili.

Ovviamente anche in questo caso per poter usufruire della modulistica semplificata è necessario rispettare alcune caratteristiche: a cominciare dalla realizzazione dell’impianto presso clienti finali già dotati di punti di prelievo attivi in bassa o media tensione. E della richiesta contestuale dell’accesso al regime di scambio sul posto. I sistemi possono essere alimentati a biomassa, biogas, bioliquidi o a gas metano e Gpl (nel caso dei CAR) e devono avere una capacità di generazione cumulata inferiore a 50 kWe. Non solo: se gli interventi di realizzazione dovessero ricadere nell’ambito di applicazione del Codice dei beni e delle attività culturali (Dlgs 42/2004), i lavori non dovranno alterare dello stato dei luoghi e dell’aspetto esteriore degli edifici.

Qui Modello Unico per la microcogenerazione CAR; qui il Modello per la microcogenerazione a fonti rinnovabili

Exit mobile version