Le micro grid sono uno dei capitoli più promettenti per il futuro energetico di isole e aree remote. A dominare il mercato, società di stoccaggio e big tecnologici
(Rinnovabili.it) – Il 2017 si preannuncia come un anno fondamentale per le micro reti elettriche. Che siano destinate a regioni rurali o a zone non elettrificate, le micro-grid hanno finalmente creato delle solide basi di sviluppo. Il mercato è in mano ai big dell’hi-tech e all’industria dello stoccaggio energetico, impegnati a investire in progetti su piccola scala per lo più focalizzati sul fotovoltaico con accumulo. Una fetta se la sono ritagliata però anche le comunità isolane, perfetti banchi di prova per nuovi sistemi pilota. Esperienze che riguardano da vicino anche l’Italia: dal nuovo bando della Sardegna per nuove micro reti intelligenti, al progetto Isole Smart Energy presentato da Legambiente per Favignana, Lampedusa e il Giglio.
A tracciarne gli ultimi sviluppi a livello globale è oggi il “2Q 2017 Frontier Power Market Outlook”, rapporto curato da Bloomberg New Energy Finance. Il documento offre una valutazione trimestrale delle tendenze di mercato per i sistemi energetici distribuiti nelle economie emergenti e nelle aree remote.
In questo contesto, uno dei ruoli da protagonista lo ha l’India. Nel primo trimestre del 2017, Nuova Delhi ha annunciato nel suo bilancio 2017-18, lo stanziamento di 740 milioni di dollari per l’elettrificazione di tutti i villaggi della nazione entro la fine del prossimo anno, tra cui quasi 3000 comunità in cui, per questioni economiche, non possibile portare la rete elettrica in maniera convenzionale.
Fotovoltaico e diesel nel futuro delle micro reti
Nel gigante asiatico, così come in molti paesi in via di sviluppo i piccoli impianti alimentati a rinnovabili trovano terreno fertile. Il fotovoltaico, soprattutto quello cinese, è una delle soluzioni a più rapida crescita nel campo della generazione distribuita.
Tuttavia i generatori diesel rimangono un coprotagonista ingombrante: nel 2015, il numero di impianti diesel di piccole dimensioni (quelli più piccoli di 75kVA) venduti nelle economie emergenti ha superato il mezzo milione. Insieme a 62 unità di medie dimensioni, rappresentano circa 15 GW di capacità installata.
I big della tecnologia guardano alle isole
Alle isole, come preannunciato, spetta invece il ruolo di laboratori tecnologici: negli ultimi sei mesi sono stati presentati o commissionati almeno più di una decina di progetti che impiegano micro reti elettriche e impianti multipli di energy storage. Si va dall’impegno dell’Agenzia internazionale per l’energia rinnovabile (IRENA) per istallare 30 MW di energia pulita nelle isole del Pacifico, al progetto condotto da Tesla per le hawaiane Kauai e Honolulu.
Anche altri giganti della tecnologia sono apparsi di recente sulla scena mondiale con progetti di micro-grid. Tra questi Schneider e Engie, impegnati a migliorare l’accesso all’energia nel Sud-Est asiatico, e Microsoft e Facebook, tra i soci fondatori di un ‘Micro-Grid Investment Accelerator‘, nuovo meccanismo di finanziamento che mira a raccogliere 50 milioni di dollari.