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Messico: nuove regole per raggiungere il target di 500mila tetti solari

Messico: nuove regole per raggiungere il target di 500mila tetti solari

 

(Rinnovabili.it) – Entro la fine del 2017, il Messico intende accendere 500mila tetti solari. Un obiettivo ambizioso che richiede però una nuova normativa che faciliti per i consumatori la scelta di solarizzare la propria casa. Per questo motivo il Ministero messicano dell’Energia (Sener) ha redatto e pubblicato nuove linee guida per l’interconnessione dei piccoli impianti fotovoltaici in generazione distribuita alla rete elettrica nazionale. Le nuove regole sono dedicate esclusivamente ai consumatori residenziali e commerciali che intendano dotarsi di un impianto solare con una capacità inferiore ai 500 kW. Per loro i tempi del processo di interconnessione alla rete sono ridotti a 13 giorni (diciotto giorni per le applicazioni più complesse) e l’operatore di rete CENACE avrà il compito di monitorare il tutto compresa l’istallazione degli smart meter a “doppio  senso”.

 

Il progetto, propagandato dal Governo come la soluzione agli alti costi in bolletta, non nasce dal nulla. Il Messico ha raggiunto a fine dello scorso anno 220 MW fotovoltaici in generazione distribuita sui tetti, in base a quanto riportato dallo stesso Ministero dell’Energia. Di questi, un centinaio sono stati istallati solo nel 2016. Secondo le previsioni di esperti nazionali, la cifra dovrebbe più che raddoppiare alla fine di quest’anno: 240 MW di nuova capacità grazie ai tetti solari.

Guardando ancora più lontano, entro la fine del decennio, questo segmento del fotovoltaico potrebbe raggiungere una quota nel mix elettrico del 5 per cento rispetto all’attuale 0,3 per cento.

 

La nuova normativa è in realtà parte di una più ampia riforma del programma energetico da parte del governo federale che mira ad aumentare la quota di energie rinnovabili nel paese nel breve e nel lungo termine. Gli obiettivi sono di riuscire a generare il 25 per cento dell’elettricità da fonti alternative entro il 2018, il 35 per cento entro il 2024, e il 50 per cento entro il 2050. Per sapere se la Nazione rimarrà davvero sulla buona strada, bisognerà tenere d’occhio la prossima asta (la terza) per le rinnovabili, fissata per il 28 aprile. La gara si dovrebbe chiudere entro la metà di ottobre e le attese tutte sulle nuove offerte, dopo i record di prezzo toccati nel 2016.

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