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Meccanismo di finanziamento UE, premiati 8 progetti fotovoltaici

La prima gara, che ha coinvolto Lussemburgo e Finlandia, ha selezionato otto impianti da 282 MW di capacità cumulata. La loro produzione verrà statisticamente divisa tra i due Paesi UE

meccanismo di finanziamento UE
Foto di Mariana Proença su Unsplash

 I vantaggi della cooperazione energetica per il nuovo fotovoltaico

(Rinnovabili.it) – Otto progetti fotovoltaici da realizzare in Finlandia con le risorse economiche del Lussemburgo, per un totale di 282,77 MW di nuova potenza verde. Questo il risultato della prima attività del Meccanismo di finanziamento UE per le rinnovabili, uno degli strumenti cooperativi voluti dalla Commissione europea. La gara per selezionare gli impianti, lanciata ad aprile e chiusa alla fine di settembre 2023, si è dimostrata un successo ottenendo un numero di offerte notevolmente superiore al volume target (ossia 400 MW di fotovoltaico). Sintomo evidente che il meccanismo funziona e che potrebbe dare una mano importante  al raggiungimento dei nuovi obiettivi energetici UE.

La nuova Direttiva Energie Rinnovabili – RED III ha stabilito che il Blocco raggiunga, entro la fine di questo decennio, una quota di FER nei consumi energetici finali (lordi) di almeno il 42,5%. Ma con l’impegno collettivo di puntare al 45%. A conti fatti significa più che duplicare il target del 20% di fer nei consumi raggiunto alla fine 2020. Un’impresa alla portata dell’Unione ma che vede alcuni Stati membri più in difficoltà di altri. Paesi come la Svezia o la Finlandia, ad esempio, risultano già oggi oltre l’obiettivo 2030. Altri, come il Lussemburgo, procedono più lentamente per una serie di motivi inerenti lo spazio a disposizione, le risorse da sfruttare o le politiche interne.

Il meccanismo di finanziamento UE premia la collaborazione

Per incoraggiare una maggiore diffusione delle fonti energetiche rinnovabili in tutta l’Unione, dal 2020 è in vigore il Meccanismo di finanziamento UE. Lo strumento, al pari dei Trasferimenti Statistici e dei progetti transnazionali, punta sulla cooperazione fra Stati membri per raggiungere precisi obiettivi verdi.

Il funzionamento è semplice: il meccanismo collega paesi che possono finanziare nuovi progetti – definiti paesi contribuenti – con quelli che accettano di ospitare tale impianti sul proprio suolo – paesi ospitanti. Con il beneficio di poter dividersi virtualmente l’energia prodotta ai fini delle statistiche 2030.

La prima gara ha visto il Lussemburgo nei panni del paese contribuente con l’esborso volontario di 40 milioni di euro, e la Finlandia nel ruolo di paese ospitante. Tutte le candidature che hanno superato il controllo di ammissibilità e che soddisfacevano i requisiti minimi di qualità sono state classificate in base al prezzo della loro offerta, partendo dal prezzo più basso fino all’assorbimento del budget totale del bando. I progetti fotovoltaici selezionati sono stati quindi invitati dall’Agenzia esecutiva europea per il clima, le infrastrutture e l’ambiente (CINEA) al fine di preparare un accordo di sovvenzione. Clausola di ferro: per ottenere gli incentivi, gli sviluppatori avviare il progetto entro 24 mesi dalla firma della sovvenzione. Successivamente, Lussemburgo e Finlandia condivideranno le statistiche dell’elettricità rinnovabile generata dagli impianti ai fini dei loro obiettivi rinnovabili 2030.

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About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.