SolarPower Europe ha presentato la prima mappa digitale dei progetti fotovoltaici in ambito agricolo. Dagli impianti sulle serre a quelli agrivoltaici
Tra impianti pilota e installazioni commerciali oggi in Europa si contano ben 200 progetti agrisolari per una capacità totale sviluppata di 15 GW. A tenere il conto è Agrisolar, l’innovativa mappa digitale creata dall’associazione SolarPower Europe per illustrare l’attuale sviluppo del mercato. Lo strumento, che arriva proprio mentre l’Italia approva lo stop del fotovoltaico nei terreni agricoli, offre una preziosa panoramica di quanto si sta facendo nel vecchio continente per fondere energia solare e agricoltura.
Ben inteso: il focus non è unicamente sull’agrivoltaico, la configurazione che permette di integrare i pannelli solari nei campi, ma sulla macro categoria dell’agrisolare. Il termine, spiega l’associazione, comprende diverse applicazioni, compresi gli impianti fotovoltaici installati sui tetti degli edifici agricoli e quelli integrati ai sistemi di irrigazione delle colture. Nel caso della mappa i progetti agrisolari tracciati sono suddivisi in sei tipologie tecnologiche: a terra, dinamici, sulle serre, sui tetti, tra i filari, sopraelevati.
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Si va quindi dalle piccole applicazioni sotto 1 kW di capacità alle grandi installazioni sopra i 100 MW, distinguendo tra soluzioni integrate con le colture, con l’allevamento o con misure di tutela della biodiversità. E tra progetti pilota e progetti commerciali.
“Con questa mappa digitale, che fornisce una panoramica degli impianti Agri-PV in tutta Europa, miriamo a illustrare l’attuale sviluppo di questo mercato e consentire il monitoraggio dei suoi progressi”, spiega Eva Vandest, presidente del Land Use and Permiting Workstream dell’associazione. “È evidente che vari tipi di impianti sono stati costruiti in conformità con le linee guida di SolarPower Europe, promuovendo un’ampia gamma di soluzioni per rispondere alle diverse esigenze del settore agricolo”.
La mappa dei progetti agrisolari è solo all’inizio ma è facile notare come la presenza nazionale per ora non brilli. Lo strumento fornisce una panoramica completa dei progetti in Svizzera, Francia (comprese le regioni esterne), Paesi Bassi, Lituania, Germania, Spagna, Italia, Belgio, Austria e Regno Unito, fungendo da preziosa risorsa per gli stakeholder interessati all’intersezione dell’energia solare e agricoltura.
Ma al momento nel Belpaese sono evidenziati solo tre impianti:
- l’agrivoltaico INSOLAGRIN@MANTA, sviluppato da Insolight in Piemonte. 10 kW di pannelli a copertura di una coltivazione di mirtilli.
- l’agrivoltaico a Mazara del Vallo di Engie. Il progetto da 66,1 MW impiega pannelli interfilari con tracciamento solare integrati con la coltivazione di fieno, uva ed erbe aromatiche
- Sempre a firma Engie un secondo impianto simile al primo ma da 37,7 MW di potenza a Paternò.
Ricordiamo che quest’anno si dovrebbe aggiungere alla lista nazionale anche l’impianto agrivoltaico di Tarquinia realizzato da Enel Green Power e con una capacità record di circa 170 MW.
Dalla mappa emerge anche un altro dato interessante. Attualmente la Francia è la regina dei grandi progetti fotovoltaici integrati in agricoltura. Non solo, infatti, possiede il maggior numero di impianti agrisolari sopra i 100 MW in esercizio a livello comunitario ma detiene anche il record europeo con un progetto sul tetto da oltre 440 MW.
“Molti progetti agrisolari presenti sulla mappa incorporano iniziative sulla biodiversità volte a preservare e migliorare gli ecosistemi”, ha commentato Lina Dubina, consulente politico per la sostenibilità presso SolarPower Europe. “Queste iniziative includono il monitoraggio dei fiori selvatici e di varie specie animali, sottolineando ulteriormente i benefici ambientali dell’integrazione agrisolare”.
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