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Malta conquista il mare con il fotovoltaico galleggiante

L’isola deve puntare sulle rinnovabili per raggiungere i target europei. Ma il terreno è poco, ecco perché si pensa al fotovoltaico galleggiante

Malta conquista il mare con il fotovoltaico galleggiante

 

(Rinnovabili.it) – Malta pensa al fotovoltaico galleggiante per raggiungere i target europei. Come molti altri Paesi insulari, infatti, lo Stato è fortemente dipendente dal petrolio per soddisfare gran il suo fabbisogno di energia elettrica. Ma in qualità di membro dell’Unione Europea, è tenuto a produrre almeno il 10% della sua energia da fonti rinnovabili entro il 2020.

Tempo addietro l’isola considerava la strada dei parchi eolici galleggianti per aumentare l’energia prodotta da rinnovabili nel suo mix. Ma data la posizione geografica, anche il solare andrebbe sfruttato a dovere. Il problema è la scarsità di terreni disponibili: Malta è piccola, e non è possibile utilizzarne il poco spazio per impianti a terra. Ecco perché il Consiglio maltese per la Scienza e la Tecnologia sta considerando l’idea di parchi solari galleggianti sul mare. Il Consiglio ha finanziato con 200 mila euro un progetto di 3 anni per esaminare la questione.

 

Il programma è guidato dal professor Luciano Mulè Stagno, dell’Istituto per l’energia sostenibile dell’Università di Malta, che lavora insieme a due partner industriali: Pandia Energy e General Membrane Ltd. Il progetto è stato chiamato ‘Solaqua’, e metterà alla prova la fattibilità tecnica e finanziaria di pannelli solari galleggianti in mare aperto. Impianti fotovoltaici adagiati sull’acqua sono già stati installati in diversi luoghi: dall’Australia al Brasile, dall’India al Giappone, fino alla Corea e agli Stati Uniti .

Questo genere di infrastruttura energetica presenta innegabili vantaggi: I riflessi della superficie dell’acqua e il suo effetto di raffreddamento permettono di aumentare la resa elettrica dei pannelli solari. Ma ciò che rende Solaqua unico nel suo genere è il tentativo di conquistare i mari. Prima di oggi, infatti il solare galleggiante non ha mai visto applicazioni in mare aperto. I progetti più ambiziosi, di Brasile e India, prevedono parchi fotovoltaici installati sui bacini idrici delle dighe.

Tra le possibili controindicazioni di una fattoria solare galleggiante su acqua marina ci sono il passaggio delle imbarcazioni, l’essiccazione provocata dalla salsedine e la corrosione.