Rinnovabili • Rinnovabili •

“Solar share”, anche le rinnovabili si condividono sui social

Grazie a "Solar Share" di Lifegate sarà più facile acquistare energia prodotta da fonti green e condividere i risultati della propria produzione sui social

(Rinnovabili.it) – Condividere è sinonimo di social network. Fotografie, stati d’animo ed eventi vengono sempre più spesso veicolati semplicemente cliccando sul tasto “share” e adesso il mondo dei social accoglie anche le energie rinnovabili.

Grazie al progetto di Lifegate “Solar Share”, nato con la collaborazione di ForGreen, consente ai cittadini di unirsi in cooperative energetiche, acquistare in condivisione un impianto fotovoltaico in funzione e sfruttare l’energia prodotta. In base alle quote di acquisto i cittadini potranno utilizzare l’energia e condividere le quantità ottenute dimostrando quanti e quali siano i vantaggi dell’adesione ad un progetto green.

Acquistando energia a basso ambientale oltre a contribuire alla riduzione dell’impatto ambientale del settore energia si riesce ad ottenere una sostanziale riduzione dell’importo in bolletta, liberi dalle variazioni dei prezzi di mercato.

 

“In Italia esistono già alcuni esempi virtuosi di piccole cooperative energetiche locali: sono i cittadini di una stessa città che si uniscono e acquistano impianti fotovoltaici presenti sul territorio. Solar Share è il primo progetto italiano che apre questa opportunità a tutti, indipendentemente dalla loro ubicazione. In questo modo, persone di città differenti potranno unirsi e condividere energia prodotta dal sole, senza limiti territoriali” spiega Stefano Corti, Direttore Generale di LifeGate.

 

Sempre più attenti al rispetto ambientale e alla diffusione degli impianti energetici che sfruttano le fonti rinnovabili gli europei aderiscono oramai da tempo a progetti di condivisione degli impianti fotovoltaici attivi sul territorio. Ne è un esempio il Belgio dove una cooperativa vanta 45mila soci, 26 MW di capacità fotovoltaica istallata e una produzione pari a 95 mln di kWh mentre in Germania sono circa 80mila le famiglie che partecipano a progetti simili e credono nell’autorproduzione energetica.

Precedente

Auto a fine vita d’autore

Successivo

Allarme acque dense nel nord Adriatico