La Giunta toscana ha approvato la proposta di Legge per l’individuazione delle superfici e delle aree idonee o non all’installazione di impianti rinnovabili. Ecco le novità
Anche la Toscana compie i primi passi avanti verso la definizione di una Legge regionale Aree idonee. Il 2 dicembre la Giunta Giani ha approvato la proposta di legge n.2 sulla “Promozione della transizione energetica e disciplina per l’individuazione delle superfici e delle aree idonee o non idonee per l’installazione di impianti di produzione di energia da fotovoltaico ed eolico”.
La nuova disciplina, richiesta dalle norme nazionali, mira a regolare gli spazi regionali dove realizzare i nuovi impianti in vista del target 2030 che vuole il territorio impegnato a raggiungere almeno 4,25 GW di FER.
Legge Aree Idonee Toscana, Burden Sharing su scala comunale
“Obiettivo della proposta – spiega la Giunta – è anche quello di condividere con gli enti locali le modalità di individuazione delle aree idonee o non idonee all’installazione di impianti di energia da fonti rinnovabili”.
Ecco perché il testo introduce un meccanismo innovativo che ridistribuisce tra i comuni l’obiettivo regionale. Una sorta di Burden Sharing su scala comunale “tenendo conto di una molteplicità di fattori peculiari dei territori”. E dà la possibilità agli stessi enti locali di contribuire a rideterminare il perimetro delle aree idonee e delle aree ordinarie.
Le aree idonee assolute della Toscana
Nel complesso la proposta di legge contiene 15 articoli e un allegato, più una serie di relazioni.
Una delle parti più interessanti del testo toscano riguarda le definizioni. Accanto alle definizioni di “superfici e aree idonee”, “superfici e aree non idonee” e “superfici e aree ordinarie”, appare infatti anche quella di “aree idonee assolute”. Una precisazione necessaria vista l’apertura ai comuni nel processo decisionale. Le “aree idonee assolute” rappresenterebbero, infatti, quegli spazi che non possono essere compressi o ridefiniti dagli enti locali.
E quali sarebbero?
- i tetti degli edifici (con alcune eccezioni dettate dal Codice dei beni culturali e dal “Limiti inderogabili di densità edilizia”);
- le aree interne agli impianti industriali e agli stabilimenti;
- i siti ove sono già installati impianti della stessa fonte e in cui siano realizzati interventi di modifica, rifacimento, potenziamento o integrale ricostruzione (ma senza aumentare l’area occupata;
- i siti e gli impianti nelle disponibilità delle società del gruppo Ferrovie dello Stato italiane e dei gestori di infrastrutture ferroviarie nonché delle società concessionarie autostradali;
- i siti e gli impianti nella disponibilità delle società di gestione aeroportuale all’interno dei sedimi aeroportuali;
- i parcheggi.
Legge aree Idonee Toscana, i no al fotovoltaico
Il progetto di legge interviene definendo in maniera puntuale le aree non idonee agli impianti fotovoltaici a terra, agrivoltaico compreso.
Off limits per qualsiasi taglia di impianto le superfici e le aree che ricadono nel perimetro dei beni sottoposti a tutela, inclusa la fascia di rispetto individuata dagli strumenti urbanistici comunali. In mancanza, vale la fascia di rispetto di 300 metri stabilita dalla Regione.
Per le installazioni fotovoltaiche sopra i 200 kW, vietati i siti registrati nella lista del Patrimonio mondiale dell’UNESCO, le aree naturali protette e le zone umide (ai sensi della convenzione di Ramsar) così come le aree vincolate ai sensi del Codice dei beni culturali.
Ma per l’agrivoltaico viene anche stabilito che entro 60 giorni dall’approvazione della legge in esame la Giunta definisca i requisiti di ordine tecnico volti alla definizione di tali impianti. Con criteri “finalizzati a preservare il patrimonio agricolo della regione”.
Eolico ed aree ordinarie
Per gli impianti eolici invece il testo classifica il territorio prevalentemente come area ordinaria, così da assicurare un procedimento amministrativo in grado di confrontare i diversi interessi coinvolti, senza semplificazioni né divieti preventivi. Idonee solo le aree in cui sono già installati aerogeneratori a patto che gli interventi non prevedano nuovo spazio occupato. I comuni potranno però individuare sul loro territorio nuove aree idonee.
Potere ai comuni
Come anticipato la grande novità del testo consiste nel Procedimento di compartecipazione dei comuni. Alle amministrazioni comunali vengono dati 60 giorni di tempo per individuare ulteriori aree idonee e rideterminare quelle del fotovoltaico nei limiti della superficie disponibile e degli obiettivi locali assegnati.
Leggi qui il testo della proposta di legge Aree Idonee della Toscana.
Leggi qui l’Allegato.
Scopri tutte le Leggi Regionali Aree idonee