Per Zanchini “le associazioni agricole devono far sentire la propria voce ed esigere il ripristino di un giusto diritto”
Il commento di Zanchini si riferisce in particolare allo stop, imposto dal Decreto, agli incentivi per tutti gli impianti fotovoltaici a terra in area agricola che, nella versione approvata al Senato, estenderebbe il divieto anche agli impianti sui tetti di potenza maggiore di 200 kW. Stando agli ultimi “sviluppi” però, una nuova versione dell’emendamento riaprirebbe almeno alla possibilità di realizzare impianti fotovoltaici sui terreni di campagna, “sia per quelli che hanno già il titolo abilitativo e che hanno due mesi di tempo per realizzare impianti anche di grande taglia e senza limiti, che per progetti che riescono a ottenere il titolo abilitativo entro la data di entrata in vigore del Decreto Legge, che hanno ancora 6 mesi di tempo ma devono rispettare alcuni limiti, di dimensione massima di 1 MW e di superficie occupata”. Eppure restano ancora “fuori” i tetti FV: “In questo caso – ha commentato Zanchini, (riferendosi alle ultime modifiche del Dl) – la pressione delle imprese ha sortito i suoi effetti. Chiediamo quindi anche alle associazioni agricole di far sentire la propria voce per esigere il ripristino di un giusto diritto”.