I ricercatori europei hanno analizzato il potenziale delle rinnovabili nel continente valutando quali aree rurali si adattino a tre specifiche opzioni di sviluppo
(Rinnovabili.it) – Anche se l’elettrificazione ha compiuto notevoli progressi negli ultimi 10 anni, in Africa 600 milioni di persone non hanno ancora accesso all’energia elettrica. Per capire come il problema possa essere affrontato, il Joint Research Centre della Commissione Europea ha pubblicato in questi giorni una mappa del potenziale energetico rinnovabili africane. Il report analizza il consumo di elettricità del continente e valuta il contributo teorico e pratico delle fonti energetiche verdi – solare, eolico, biomasse e idroelettrico – la loro redditività economica e la relativa sostenibilità ambientale. Il risultato? Il territorio possiede orizzonti davvero verdi. Attraverso l’impiego del Photovoltaic Geographical Information System (PVGIS), il lavoro di mappatura ha dimostrato, ad esempio, che in molte parti dell’Africa un modulo fotovoltaico è in grado produrre addirittura il doppio dell’energia che produrrebbe in Europa centrale; prima di valutare o meno l’idoneità della tecnologia solare per l’elettrificazione delle zone rurali, il dato deve essere però rapportato ai costi per l’ampliamento della rete e a quelli concernenti i tradizionali generatori diesel. I ricercatori del JRC hanno, infatti, valutato in dettaglio le opzioni per la produzione di energia elettrica nelle zone rurali, dove la caratteristica de-centralizzata di queste tecnologie permette una concorrenza economicamente sostenibile con le soluzioni più convenzionali, indicando per ogni regione quale sia quella più conveniente. Ciò è particolarmente vero nelle zone in cui la densità delle famiglie è bassa (<50 cap/km2) e quindi qualsiasi investimento in un ampliamento della rete non risulterebbe mai competitivo: Stesso discorso per i costi relativi al trasporto del combustibile convenzionale.
In Nord Africa, il promettente potenziale delle energie rinnovabili, in particolare solare ed eolico, deve competere con i combustibili fossili a basso costo. Nelle regioni sub-sahariane la sfida invece è quella relativa al miglioramento della sostenibilità e dell’efficienza della tradizionale biomassa e per fornire una valida alternativa al sovrasfruttamento di questa materia prima. Le piccole centrali idroelettriche hanno ampie chance in Africa equatoriale grazie alla estesa rete di fiumi che attraversano il territorio e anche per il fatto che la maggior parte delle famiglie è stanziata lungo il corso di un fiume piuttosto che in prossimità di una rete elettrica. Considerando l’attuale infrastruttura di rete, la relazione suggerisce che l’energia eolica è la più sfruttabile su larga scala nelle zone settentrionali dell’Africa, in particolare modo, la costa mediterranea, e nelle parti più meridionali del continente.