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Le anteprime del 4° Conto Energia

Fumata bianca per il testo dell’atteso 4° Conto Energia. Dopo mesi di dibatti, voci di corridoio e il richiamo di Bruxelles nei confronti del Ministro Romani, il decreto recante i criteri d’incentivazione della produzione di energia fotovoltaica dovrebbe aver trovato la sua ultima forma. Oggi all’esame tecnico e domani a quello della Conferenza Unificata il provvedimento ridisegna in maniera drastica il futuro di tutti gli impianti che entreranno in esercizio in data successiva al 31 maggio 2011 e fino al 31 dicembre 2016, anno per il quale il governo stima che il “sole nostrano” abbia raggiunto la _grid parity._ Stando per ora a quanto riportato nella bozza del documento il regime di sostegno sarà assicurato secondo obiettivi indicativi di progressione temporale della potenza installata coerenti con *previsioni annuali di spesa*, fissando al 2016 un obiettivo indicativo di potenza installata a livello nazionale di circa *23.000 MW*; in termini economici ciò corrisponderebbe ad un *costo cumulato annuo degli incentivi stimabile *tra i 6 e i 7 miliardi di euro.*

*Obiettivi di potenza e cap di spesa* Come già annunciato nei giorni scorsi dal Sottosegretario al ministero dello Sviluppo, Stefano Saglia, la strada scelta è quella che emula il modello tedesco con tariffe in riduzione al superamento dei limiti di costo annuo; nello specifico i cap riguarderanno fino al 2012 solo i grandi impianti *con potenza superiore ai 200 kW* – fatte salve le riduzioni tariffarie programmate – individuando un obiettivo indicativo di potenza di 1.350 MW con un limite alla spesa a 447 milioni di euro dal primo giugno al 31 dicembre 2011 e per tutto l’anno successivo un target di 1.750 MW con 373 milioni spesa limite. Per gli anni dal 2013 al 2016 il superamento dei costi indicativi non limiterà l’accesso alle tariffe incentivanti, bensì determinerà “una riduzione aggiuntiva delle stesse per il periodo successivo”.

*Riduzione delle tariffe incentivanti* I tagli del 4° Conto energia si applicheranno di mese in mese nel 2011, a partire da una percentuale più contenuta a giugno, compresa tra l’1 e il 4% (rispetto al 3° CE) a seconda della taglia e detta tipologia dell’impianto (sugli edifici – altri impianti) per raggiungere numeri a due cifre a dicembre: circa il 21% per quelli con una potenza bassa, il 30% per quelli con la potenza maggiore. Si passerà ad esempio per gli impianti integrati della prima fascia (1< P< 3) da uno 0,387 €/kWh di giugno a un 0,261 €/kWh di dicembre, o per quelli a terra dell’ultima classe (P> 5000) da uno 0,264 €/kWh di giugno a un 0,172 €/kWh di dicembre. Nel 2012 i tagli saranno semestrali (meno 23 – 37% nei primi sei mesi, 29-43% nel secondo periodo) mentre a decorrere dal 1° gennaio 2013 le tariffe assumeranno *valore omnicomprensivo* sull’energia immessa in rete affiancando l’incentivo con un premio sull’autoconsumo. In questo caso le riduzioni arriveranno progressivamente al 30% per l’anno 2016.

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