Dal celebre MIT un innovativo design 3D in grado moltiplicare l'energia solare generata in località distanti dall'equatore, nei mesi invernali o lontano dalle “ore calde”
(Rinnovabili.it) – Da tempo, a livello mondiale, la ricerca solare si è concentrata attivamente sul miglioramento delle prestazioni fotovoltaiche e sull’abbattimento degli alti costi associati alla tecnologia. Poco ancora si è fatto invece i termini di disposizione spaziale delle celle, che vengono per lo più collocate in piano o istallate su strutture a inseguimento solare. Ora, un team di ricercatori del MIT ha studiato e messo a punto un approccio differente: la realizzazione di cubi o torri di celle solari collegate fra loro in configurazioni tridimensionali.
I risultati provenienti dalla sperimentazione di tali strutture 3D hanno dimostrato di poter aumentare in maniera quasi esponenziale la potenza normalmente vantata dalle stesse celle ma poste in piano; da un valore semplicemente raddoppiato ad addirittura una maggiorazione di oltre venti volte il valore tradizionale. I maggiori incrementi di efficienza sono stati rilevati in situazioni dove la radiazione solare è solitamente meno favorevole alla tecnologia fotovoltaica: in località distanti dall’equatore, nei mesi invernali e lontano dalle ore “calde”.
“Sono convinto che questo concept potrebbe diventare una parte importante del futuro fotovoltaico”, sostiene l’autore senior del progetto, Jeffrey Grossman. Questi nuove disposizioni rendono la potenza più prevedibile e uniforme, e sarebbero inoltre in grado di semplificare l’integrazione degli impianti fv alla rete elettrica rispetto ai sistemi convenzionali. Finora, la squadra ha modellato in 3-D singoli moduli; il passo successivo è quello di studiare una serie di torri a fisarmonica, per studiarla risposta alle ombre da loro stesse generate in momenti diversi della giornata.