Una splendida combinazione di arte ed energia rinnovabile, interessante connubio di ingegneria elettrica e design. Un lampadario che esplora le potenzialità creativa dei materiali fotovoltaici, per poi plasmarli e tagliarli in maniera meticolosa, spingendo i confini delle rinnovabili, abbandonando gli impieghi tradizionali delle stesse.
Intrinsecamente autosufficiente in quanto assorbe la luce di giorno per poi ridarla la notte. Proprio come farfalle vere, che raccolgono l’energia solare per innalzare la loro temperatura corporea, questo lampadario è assolutamente alimentato dai raggi solari.
L’effetto ottenuto è proprio quello di uno sciame di farfalle notturne, che si riuniscono attorno ad una sorgente di luce, come molti altri insetti che sembrano essere attratti dalle diverse fonti di luce. Intervento che stimola la curiosità e la fantasia dello spettatore risolvendo l’animosa problema delle energie rinnovabili etiche, ma brutte a vedersi. Quindi si tecnologia ma vestita di buon gusto estetico.
La virtù del blu, il blu come riferimento a cose fisiche, simboli metaforici, o associato al cielo azzurro o al blu del mare, ma soprattutto a tutte le virtù di una cellula fotovoltaica di colore blu.
Una scultura che misura 1440x1440x1620 mm e pesa all’incirca 39 kg, formata da 500 farfalle blu zaffiro di 4 specie diverse, con ali fatte di celle solari al cesio , farfalle che svolazzano attorno alla struttura di sottile acciaio con all’interno un bulbo in vetro soffiato, questa è la sorprendente opera realizzata dall’artista e designer Jeroen Verhoeven.
Un esempio a testimonianza del fatto che quando si unisco la potenza della natura, dell’ingegno ed dell’arte il risultato non può che essere di pura bellezza ed eleganza.