Il gigante asiatico porta a 15 GW il target di capacità fotovoltaica da istallare entro 4 anni per una produzione di 20mila di TWh l'anno
Questa è la seconda volta nell’arco del 2011 il Gigante asiatico ha disposto di rivedere i propri target di capacità; il primo “raddoppio solare” infatti era stato impostato subito dopo la crisi nucleare giapponese. Oggi, invece, la scelta di rinnovare l’ambizione energetica è dovuta soprattutto al rapido aumento delle istallazioni fotovoltaiche a loro volta spinte dal favorevole sistema di incentivi lanciato da Pechino a luglio di quest’anno, che premia con favorevoli tariffe i progetti che verranno conclusi entro il 31 dicembre 2011.
In realtà non sarà solo il comparto del sole a beneficiare dell’impegno nazionale. La Cina ha intenzione di continuare a sviluppare le energie rinnovabili su larga scala, andando in contro a quella richiesta di maggiori innovazioni in aree di policy making e di miglioramento delle prestazioni, ancora necessarie per superare il collo di bottiglia di questi settori.
La NEA ha rilasciato il piano nazionale per lo sviluppo del settore delle energie rinnovabili nel 2011-15 lo scorso giovedì; nel documento si stabilisce, oltre al rinnovato target per il fotovoltaico, gli obiettivi di sviluppo per tutte le fonti green per un totale di 480 milioni di tonnellate di carbone equivalente entro la fine del 2015. In altre parole, entro la fine del 2015, il paese dovrebbe raggiungere 100 GW di capacità eolica, con rendimento annuo di elettricità di 190mila di TWh, mentre i 15 GW solari dovrebbero portare ad una produzione di 20mila di TWh l’anno.