(Rinnovabili.it) – Cala la domanda elettrica italiana. Terna ha pubblicato i dati provvisori inerenti il settore elettrico nazionale per l’anno appena concluso, rivelando una consistente flessione alla voce consumi. Nel dettaglio, il 2012 si è chiuso una flessione pari a meno 2,8% rispetto al 2011, anno in cui il trend era in decisa crescita. Il dato assume una connotazione ancor più rilevante se inserito in un arco temporale più ampio: si tratta infatti del calo più consistente da inizio secolo dopo quello del 2009. A contribuire a questa diminuzione, rivela il gestore di rete, sono stati, a livello regionale, soprattutto la Sardegna (-10,3%) e la macroarea del Nord-Ovest composta da Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta (-7,7%).
Il totale della richiesta 2012, ben 325,3 miliardi di kWh, stato soddisfatto per l’86,8% con produzione nazionale (di cui 62,2% termoelettrica, 13,3% idroelettrica, 1,6% geotermica, 4,0% eolica e 5,6% fotovoltaica) e per la quota restante (13,2%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, sono aumentate le fonti di produzione eolica (+34,2%) e fotovoltaica (+71,8%), mentre hanno registrato un calo le fonti idroelettrica (-8,2%), termoelettrica (-6,3%) e geotermica (-1,4%).