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Boom di investimenti nel fotovoltaico: il solare eclissa le fossili

Nel 2017 il mondo ha aggiunto più capacità solare che da carbone, gas e nucleare messi insieme. Metà della crescita è solo della Cina

investimenti nel fotovoltaico

 

Nuovo record mondiale per gli investimenti nel fotovoltaico

(Rinnovabili.it) – Il 2017 sarà ricordato dal settore energetico come l’anno del sole. Mai come ora gli investimenti nel fotovoltaico si sono guadagnati il proscenio della finanza globale, toccando cifre da capogiro e un nuovo record di crescita: 160,8 miliardi di dollari e più 98 GW di nuova capacità solare installata nel pianeta. Un valore record che supera di netto qualsiasi altra tecnologia, sia rinnovabile che fossile.

A fare il punto sulla situazione è The Global Trends in Renewable Energy Investment 2018, rapporto redatto dall’Unep, il programma ambientale dell’ONU, il suo centro di ricerca presso la Frankfurt School e Bloomberg New Energy Finance (BNEF). “La straordinaria ondata di investimenti nel fotovoltaico – spiega  Erik Solheim, a capo dell’UNEP – mostra come stia cambiando la mappa energetica globale e, cosa più importante, quali siano i benefici economici di un tale cambiamento”.

 

I numeri del documento parlano da soli: di fronte ai nuovi 98 GW di nuova capacità solare, i combustibili fossili hanno aggiunto solo 70 GW. Lo scarto diviene più netto se nel calcolo si inseriscono tutte le fonti rinnovabili (ad esclusione dell’idroelettrico). La nuova potenza verde del 2017 raggiunge così 157 GW,  ovvero 87 GW in più rispetto carbone, gas e petrolio sommati assieme. “Siamo ad un punto di svolta … dai combustibili fossili al mondo delle rinnovabili”, ha aggiunto Solheim.

 

 

Oltre metà della nuova capacità appartiene alla Cina (più 53 GW realizzati a fronte di una spesa di 126,6 miliardi di dollari) e sarebbe facile pensare che il merito di questo boom di investimenti nel fotovoltaico sia solo dei generosi incentivi elargiti da Pechino. Ma come mostrano i trend di Paesi come Australia o Messico, anche il calo dei costi di produzione dell’energia ha giocato un ruolo determinante. Dal 2009 al 2017, infatti, l’LCOE  solare su larga scala è sceso del 72 per cento, passando da una media di 304 dollari per MWh a 86 dollari/MWh.

I costi molto più bassi – spiega Angus McCrone, redattore capo di Bloomberg New Energy Finance e autore principale del rapporto –sono il motore degli investimenti solari in tutto il mondo”.

 

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La tirata solare rende ancora più evidente l’ottima annata per fonti rinnovabili mondiali. Il 2017 è stato l’ottavo anno di fila in cui gli investimenti globali nelle fer hanno superato i 200 miliardi dollari. Nel complesso, il settore dell’energia verde ha attirato quasi 3mila miliardi dal 2004 a oggi. “Tutto ciò mostra la direzione che abbiamo intrapreso – aggiunge Nils Stieglitz, presidente della Frankfurt School of Finance & Management – anche se, il fatto che le energie rinnovabili siano ancora lontane dal coprire la maggior parte fabbisogno elettrico, significa che abbiamo ancora molta strada da fare”. Con più anni di sviluppo alle spalle e incentivi di gran lunga superiori a quelli delle green energy, i combustibili fossili dominano ancora la capacità energetica esistente. Solare, eolico e le altre risorse hanno generato poco più del 12 per cento dell’elettricità mondiale nel 2017.

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