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Inverter ibrido Fronius GEN24 Plus, perfetto anche con le batterie LG Resu Flex

Inverter ibrido Fronius
Credits: Fronius

Articolo pubbliredazionale

Fotovoltaico residenziale, come ottenere il massimo dall’autoconsumo

(Rinnovabili.it) – Il 2022 è stato un anno d’oro per il fotovoltaico italiano. Secondo la pubblicazione InFotovoltaico del GSE al 31 dicembre risultavano in esercizio circa 1.225.000 impianti fotovoltaici (+21% rispetto alla fine del 2021) per una potenza cumulata di oltre 25 GW (+11%) e una produzione annuale di 28,2 TWh (+12.5%).

A trainare la crescita sono stati, ancora una volta, i piccoli impianti, ossia quelli fino a 20 kW di potenza. Nel dettaglio lo scorso anno sono stati aggiunti oltre 197mila sistemi fv residenziali per una capacità totale cumulata di ben 1.189 MW. 

Non sorprende scoprire come di pari passo sia aumentato anche il dato dell’autoconsumo. Nel 2022 i  piccoli impianti solari hanno autoconsumato un totale di 2.446 GWh (nel valore rientrano le installazioni residenziali e non), rispetto ai 1.946 GWh autoconsumati nel 2022. Merito anche e soprattutto della diffusione di nuove soluzioni di accumulo in grado di sfruttare al massimo la produzione solare. Ma per beneficiare di tutti i vantaggi del fotovoltaico abbinato all’energy storage è bene sapersi affidare a tecnologie comprovate dotandosi di strumenti flessibili e altamente integrati con cui ottenere il massimo dal proprio impianto.

Gli inverter ad alte prestazioni di Fronius

Per orientarsi nel mercato viene incontro Fronius, multinazionale austriaca che ha fatto dell’integrazione tecnologica un elemento chiave del proprio business. La società tramite la sua unità Solar Energy ha iniziato ad occuparsi di fotovoltaico fin dagli anni ‘90. Oggi in questo segmento sviluppa e produce inverter ad alte prestazioni assieme a soluzioni per il monitoraggio degli impianti e l’analisi dei dati. In altre parole si occupa sia del cuore che del cervello delle installazioni solari, attraverso soluzioni che ottimizzano la produzione energetica, controllandone sicurezza ed utilizzo. Favorendo al contempo l’accumulo e di conseguenza l’indipendenza energetica degli utenti.

L‘inverter ibrido Fronius può, infatti, essere combinato con batterie di altri produttori, permettendo così di impiegare la produzione solare non solo in maniera più efficiente ma anche flessibile. L’integrazione tra questi due elementi rappresenta una condizione ‘sine qua non’ per poter godere dell’autoconsumo anche quando il sole non splende. O per poter contare su una riserva energetica sempre pronta in caso di blackout e interruzioni di rete

Fronius GEN24 Plus, la gamma di inverter ibridi intelligenti

La linea GEN24 Plus, di cui fanno parte l’inverter monofase Primo (3-6 kW) e il trifase Symo (3-10 kW), nasce all’insegna della flessibilità e della versatilità. Rispetto ad altre soluzioni presenti sul mercato, gli inverter ibridi di Fronius consentono flussi di energia simultanei e in tutte le direzioni. Merito della Multi Flow Technology grazie a cui è possibile migliorare il tasso dell’autoconsumo solare. Ad esempio utilizzando la produzione fotovoltaica per alimentare l’abitazione e caricare contemporaneamente l’accumulo domestico. Anche in caso di blackout. Oltre ad offrire di serie una funzione di backup base (PV Point), la maggior parte dei prodotti della gamma possiedono infatti anche una funzione di alimentazione di riserva per tutta la casa, inclusi i carichi trifase (Full Backup). 

Non solo. La tecnologia Multi Flow permette anche di integrare nuovi sistemi a batteria in impianti fotovoltaici già esistenti o incorporare fonti di energia aggiuntive, come piccole turbine eoliche e microcogeneratori. Una soluzione altamente adattabile e ovviamente intelligente: permette il monitoraggio da remoto e, tramite il suo algoritmo Dynamic Peak Manager, rileva qualsiasi ombra sui pannelli solari, ottimizzando il rendimento a livello di stringa. 

Nuova certificazione per l’inverter ibrido Gen24 Plus con LG RESU Flex

Per garantire tutti questi vantaggi, l’integrazione tecnologica riveste un ruolo fondamentale. Ecco perché dopo essersi fatti notare dall’Energy Storage Inspection per le ottime performance con la BYD Battery-Box Premium HVS, gli inverter ibridi Fronius ampliano ulteriormente l’offerta di compatibilità con i sistemi di accumulo. Il nuovo “matrimonio” è con le batterie ad alta tensione di LG Energy Solution, le LG RESU FLEX. Si tratta di un prodotto modulare ed estremamente flessibile in termini di disposizione spaziale e installazione. 

La tecnologia è quella degli ioni di litio con catodo NMC (ossido di nickel-manganese-cobalto), in grado di offrire una potenza e una densità di energia più elevate rispetto ai catodi LFP (litio-ferro-fosfato). Il singolo modulo ha una capacità di 4,3 kWh ma, a seconda delle esigenze dell’utente, è possibile ampliare il sistema fino a 17,2 kWh. E collegando due sistemi in serie arrivare a una capacità di 34,4 kWh.

I vantaggi di impiegare insieme l’inverte ibrido Fronius GEN24 Plus e la batteria LG RESU FLEX? L’accoppiata consente un’elevata potenza di carica e scarica, permettendo di sfruttare al meglio la produzione fotovoltaica 24 ore su 24. Anche in caso di interruzione di corrente grazie alle funzioni PV Point e Full Backup. Approccio che favorisce l’autoconsumo solare, garantendo nel contempo una maggiore autonomia e indipendenza dalla rete elettrica in maniera sostenibile.

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