Gli amministratori delegati delle principali aziende "solari" europee hanno scritto alla Commissione UE esortandola a supportare con nuove azioni la filiera fotovoltaica del Vecchio Continente
La voce dell’industria fotovoltaica europea
(Rinnovabili.it) – Si chiama Chips Act ed è il pacchetto legislativo sui semiconduttori creato dalla Commissione Europea a inizio anno per sviluppare e proteggere la produzione comunitaria di chip. Una serie di misure finalizzate a garantire la sicurezza dell’approvvigionamento e la leadership tecnologica del Blocco, mobilitando fino a 43 miliardi di euro di investimenti pubblici e privati per raddoppiare entro il 2030 la fabbricazione e rendere autonomi gli Stati membri dalle forniture extraUE. Si tratta, a conti fatti, di una mossa essenziale per la competitività dell’Unione che dovrebbe essere replicata anche per l’industria fotovoltaica europea. A chiederlo sono oggi 13 amministratori delegati di 12 grandi aziende energetiche e dell’associazione SolarPower Europe. I tredici CEO hanno firmato una lettera aperta in cui chiedono all’esecutivo UE di intraprendere “azioni coraggiose” per aumentare gli investimenti nell’industria fotovoltaica europea.
La missiva accoglie con favore le recenti novità introdotte nel piano REPower e nella strategia solare in esso contenuta ma non nasconde le preoccupazioni più pressanti. Come evidenziato in un recente rapporto dell’Agenzia internazionale dell’Energia, le catene di approvvigionato del settore solare mondiale si concentrano oggi soprattutto in un paese: la Cina. Questo conferisce alla Repubblica popolare un immenso potere. La nazione plasma l’offerta, la domanda e il prezzo delle tecnologie fv a livello globale, rendendo di conseguenza i mercati regionali piuttosto vulnerabili. Ecco perché alcuni Paesi hanno cercato di alzare delle “barriere” al made in China. Dalle nuove indicazioni riportate nell’Inflation Reduction Act degli Stati Uniti alle regole per le aste fotovoltaiche in India, la tendenza generale è quella di cercare di accelerare la competizione globale.
Cosa chiedono i firmatari? “Per garantire la partecipazione competitiva dell’Europa all’interno di una catena di approvvigionamento solare diversificata a livello globale” le aziende chiedono alla Commissione di replicare il successo dell’EU Chips Act per la tecnologia fotovoltaica. E di promuovere la produzione di energia solare nei Piani nazionali di ripresa e resilienza (PNRR). “Ciò si traduce in un sostegno finanziario accelerato per progetti di produzione su larga scala e in un supporto OpEx (spese operative) competitivo, in particolare per la produzione di polisilicio e lingotti/wafer ad alta intensità energetica”.