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India pronta con l’indagine antidumping contro il solare estero

India pronta con l'indagine antidumping contro il solare estero(Rinnovabili.it) – Anche l’India vuole la sua fetta di “giustizia commerciale” nel mercato fotovoltaico. Il governo di Nuova Delhi  ha annunciato la data per l’udienza preliminare nelle indagini antidumping contro i produttori di moduli fotovoltaici di Cina, Taiwan, Stati Uniti e Malesia. L’esame è stata annunciato lo scorso anno a seguito della petizione presentata dalla Solar Manufacturers Association, che rappresenta imprese locali come Indosolar, Jupiter solar Power e Websol Energy Systems.

 

L’associazione indiana sostiene che siano state violate le norme dell’equità commerciale con l’importazione di prodotti solari da Usa e gli altri paesi asiatici a prezzi nettamente inferiori rispetto a quelli dell’industria nazionale. Il Ministero del Commercio e dell’Industria indiano ha ora fissato l’udienza preliminare per il 18 luglio avvertendo che l’indagine si concentrerà sulle importazioni effettuate tra gennaio 2011 e giugno 2012 e nel lontano aprile 2008. “La produzione in India è stata duramente colpita dai moduli importati da Stati Uniti e Cina e la maggior parte, se non tutti i produttori indiani operano a tassi d’utilizzo della capacità molto bassi, tra il 10% e il 30% colpendo così la redditività e rendendo il costo del modulo finale generalmente superiore a quello dei moduli concorrenti”, spiega a PV Tech Hari Manoharan della società di consulenza RESolve annunciando che probabilmente l’indagine si risolverà con un verdetto a favore dei produttori indiani.

E per far vedere quanto il governo ci tenga a sostenere la propria industria solare, il Ministero delle energie nuove e rinnovabili (MNRE) ha recentemente annunciato il requisito obbligatorio del 75%  di provenienza locale per i prodotti fotovoltaici all’interno della seconda fase della National Solar Mission.

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