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In Toscana agricoltura e fotovoltaico vanno a braccetto

Si basa su una ricerca Ihs la convinzione dell'Organizzazione che l'agricoltura toscana possa contribuire alla produzione di energia fotovoltaica grazie allo sfruttamento di tetti di edifici agricoli

(Rinnovabili.it) – Secondo la Coldiretti Toscana è l’agricoltura il primo produttore di energia rinnovabile della Regione. Un dato che si basa sulle recenti pubblicazioni del centro studi californiano specializzato in energie rinnovabili, Ihs, sostenitrici di un sorpasso italiano sul fotovoltaico tedesco, in termini di energia generata, e che pongono la Toscana al primo posto come la Regione con il maggior numero di impianti installati (8347 per 337 MW).

Nelle provincie di Arezzo, Pisa e Firenze, si è verificato infatti un aumento notevole sia del numero di nuove connessione in rete che di potenza installata, con oltre 1.000 connessioni. Secondo Coldiretti circa il 60% dell’energia prodotta proviene da impianti di piccole e medie dimensioni (dai 3 ai 20 kW). Un’ottima opportunità per l’Organizzazione di sfruttare tetti di fienili, stalle e fabbricati rurali, di incentivare lo smaltimento dell’eternit attraverso meccanismi premianti e convenzioni per l’installazione di pannelli fotovoltaici, “recuperando e valorizzando al tempo stesso un patrimonio architettonico ed ambientale che contribuisce all’immagine mondiale del Made in Tuscany”.

“La Toscana – analizza Simone Ferri Graziani, Presidente Provinciale Livorno – deve continuare ad investire ed incentivare la politica dei mini-impianti così come disciplinato dalla legge regionale sul fotovoltaico a terra; la legge evita lo scempio del paesaggio. La strada intrapresa dalla Regione Toscana è quella giusta come dimostrano gli importanti i dati sull’attivazione dei impianti di piccola e media taglia. La nostra agricoltura può diventare il primo produttore di energia e può contributi a garantire l’autosufficienza di moltissime famiglie. Fienili, magazzini per gli attrezzi, granai, stalle in parte abbandonati possono essere la superficie adeguata per recuperare energia solare e produrre energia elettrica – spiega ancora Graziani – nelle nostre campagne ci sono centinaia di fabbricati rurali che possono venire recuperati ed utilizzati per produrre energia”.