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Impianti fotovoltaici in Italia: tornano a crescere nonostante il COVID-19

Impianti fotovoltaici in Italia
Image by Roy Buri from Pixabay

I nuovi impianti fotovoltaici in Italia hanno aggiunto 0,8 GW di capacità nel 2020

(Rinnovabili.it) – L’energia solare nazionale sfida la crisi. Nonostante il difficile momento a livello economico e sanitario e i deludenti risultati delle aste, la crescita degli impianti fotovoltaici in Italia non si è fermata. Al contrario, le installazioni sono aumentate del 12% rispetto al 2019 (dati dei primi sei mesi). E per la fine del 2020, il Belpaese dovrebbe chiudere i conti con 0,8 GW di nuova capacità aggiunta. I numeri appartengono al rapporto della IEA (International Energy Agency), riportati in questi giorni in luce dall’Enea.

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L’agenzia nazionale, infatti, oltre ad aver contributo alla parte italiana, ha partecipato alla peer review della pubblicazione IEA. E oggi spiega perché quel più sul grafico degli impianti fotovoltaici in Italia. “Dopo una fase di stallo dal 2012, nel nostro Paese la crescita del fotovoltaico sta accelerando la sua corsa grazie ai nuovi obiettivi fissati nel Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima”, afferma Simona De Iuliis, del Dipartimento ENEA Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili.


Allo stato attuale il PNIEC prevede un obiettivo di 52 GW solari installati entro il 2030; quasi 2,5 volte la capacità che risultava attiva nel 2019 (circa 20,9 GW). Obiettivi stimolanti per il settore aiutato sul fronte residenziale e commerciale anche dai nuovi incentivi. Secondo il report, sotto la spinta del nuovo super bonus 110% e dei contributi all’autoconsumo, condiviso e di comunità, la generazione solare distribuita continuerà a crescere nei prossimi due anni. “Oltre il 2022, le aggiunte FV italiane dovrebbero espandersi in modo sostanziale”. Nel periodo 2023-2025 si prevede che in Italia la capacità media annuale aggiuntiva sia pari a circa 4,6 GW.

Impianti fotovoltaici in Italia
Credits: IEA

Non mancano, tuttavia, le criticità. Lo schema d’aste, introdotto nel 2019 per assegnare gli incentivi ai grandi impianti, dovrebbe essere una delle leve di crescita futura. Peccato che le prime tre gare abbiano dato risultati ben al di sotto delle aspettative

Solo 25 MW su 1.000 MW in gara sono stati assegnati agli sviluppatori fotovoltaici”, scrive la IEA. “Questa mancanza di interesse deriva in parte dalle norme che vietano l’uso di terreni agricoli, il che ha spinto molti investitori a cercare contratti PPA e progetti di sviluppo commerciale”. Eppure l’Agenzia internazionale ritiene che l’incertezza sulla domanda e sui prezzi futuri dell’elettricità, permetterà al comparto di guadagnare capacità nelle prossime aste.

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“La razionalizzazione del processo di autorizzazione, la risoluzione delle sfide sull’uso del suolo e l’implementazione di politiche aggiuntive per stimolare la diffusione del fotovoltaico distribuito potrebbero aumentare le aggiunte di capacità medie annuali a 4,6 GW durante il 2023-25 nello scenario accelerato”. 

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