I ricercatori del Politecnico di Milano hanno ideato e sviluppato un nuovo sistema di monitoraggio degli impianti fotovoltaici basato sull’uso di velivoli leggeri telecomandati
(Rinnovabili.it) – L’ultima frontiera dei sistemi di monitoraggio e rilevazione ambientale sposa le necessità della produzione rinnovabile. Un team di ingegneri del Politecnico di Milano ha messo al servizio dell’energia fotovoltaica dei nuovi droni volanti, un mini-esercito di velivoli leggeri telecomandati e accessoriati con particolari sensori. Frutto della ricerca del Polimi con la torinese Nimbus, società attiva da anni nel settore dei velivoli senza pilota, i robot volanti sono stati dotati di fotocamere, termocamere e sensori ottici al fine di poter effettuare un monitoraggio puntuale degli impianti fotovoltaici in modo veloce, efficiente, sicuro e versatile. Questi speciali droni sono, infatti, in grado di utilizzare contemporaneamente sensori diversi, combinandoli fra loro a seconda delle necessità e assicurando quindi la capacità di venire a capo di qualsiasi guasto o anomalia stia riducendo l’efficienza dell’impianto.
“Un buon monitoraggio dei moduli – spiega il Politecnico in una nota stampa – risulta cruciale per una tempestiva ed efficace manutenzione dell’impianto, così da ottenere le migliori prestazioni possibili e programmare al meglio attività di manutenzione straordinarie o eventuali revamping dell’impianto”. I droni sono in grado di identificare rapidamente sia i difetti di fabbricazione, come ad esempio le “bave di lumaca” e le micro rotture, che i guasti provocati da condizioni ambientali ostili, quali salsedine, grandine, neve, polvere, gas corrosivi. L’attività di ricerca è stata pubblicata sull’autorevole IEEE Journal of Photovoltaics il 10 06 2014, con il titolo “Light Unmaneed Aerial Vehicles (UAVs) for Cooperative Inspection of PV Plants”.