Con la pubblicazione in GU del decreto può finalmente riprendere, su basi normative solide, il comparto fotovoltaico italiano
Quali sono le novità? Andando con ordine il provvedimento innanzitutto opera una sensibile distinzione tra piccoli impianti e grandi impianti (entrambi titolo III), accanto agli _impianti integrati innovativi_ (titolo III) e quelli _a concentrazione_ (titolo IV); una specifica che diviene significativa all’interno del periodo transitorio compreso tra il 1° giugno 2011 e il 31 dicembre 2012 in relazione ai limiti di costo annuo. Spartiacque per la classificazione il valore di 200 kW: sono etichettati come *“piccoli impianti”* tutti quelli realizzati su edifici o operanti in regime di scambio sul posto con una _potenza non superiore ai 200 kW_ oppure di _qualsiasi potenza se realizzati su edifici delle amministrazioni pubbliche._ Sul fronte autorizzativo per i grandi impianti è previsto che le imprese si iscrivano al nuovo registro tra il 20 maggio e il 30 giugno, seguendo le regole tecniche che verranno pubblicate online dal Gse lunedì prossimo 16 maggio.
Il provvedimento riporta obiettivi di progressione temporale della potenza installata indicativi, che in linea con quanto avviene già nel modello tedesco di Feed-in-Tariff, saranno coerenti con previsioni annuali di spesa, con riduzioni tariffarie al superamento dei limiti che si aggiungeranno ai tagli già preventivati. Al raggiungimento del minore dei valori di costo indicativo cumulato annuo, infatti, con decreto del Ministro dello Sviluppo economico di concerto con il Ministro dell’Ambiente e sentita la Conferenza unificata, possono essere riviste le modalità di incentivazione.