Due progetti di ibrido solare-biocarburanti si aggiudicano 67 MW complessivi dei 293 messi all’asta
(Rinnovabili.it) – Via libera ai primi impianti di ibrido solare – biocarburanti in Brasile. Sono ben due i progetti di commistione tra fotovoltaico e biofuel ad essersi accaparrati una vittoria nelle ultime aste energetiche del Paese. Le gare in questione erano quelle indette nella Roraima, lo stato più settentrionale e meno popolato del Brasile, oggi alle prese con seri problemi di sicurezza energetica. Il territorio amazzonico, infatti, è l’unico a non essere integrato con il sistema nazionale di interconnessione a causa della sua delicata posizione. Ben 123 dei 721 chilometri di nuova rete previsti, e su cui il Governo sta oggi facendo forti pressioni, dovrebbero, infatti, passare all’interno della terra indigena Waimiri-Atroari.
Fino a pochi anni fa il 50 per cento della sua fornitura elettrica arriva arrivava dal Venezuela ma con l’ampliarsi dei problemi economici venezuelani, l’approvvigionamento ha cominciato a zoppicare. Solo nel 2018 lo Stato ha subito ottanta blackout e il problema sicurezza è diventanto impellente.
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Le nuove gare avevano come obiettivo quello assegnare progetti per un totale di 293,8 MW elettrici senza specifiche preferenze tecnologiche. Ed è così che tra i vincitori segnalati da ANEEL, l’autorità elettrica nazionale, fanno capolino per la prima volta anche due impianti ibridi fotovoltaico – biocombustibili: il progetto della brasiliana BBF da 56MW di capacità e quello firmato dall’italiana Enerplan da 11 MW di capacità, di cui tuttavia non si conoscono ancora i dettagli tecnici.
Nel complesso le energie rinnovabili hanno rappresentato il 42 per cento dei 293 MW complessivi aggiudicandosi contratti di vendita di 15 anni. Il resto è andato alle fonti convenzionali.
Ma la gara ha anche aperto un certo interesse per il mix fra solare e biocarburanti, al punto da aver convinto il Governo a studiarne le potenzialità. Il ministro all’Energia brasiliano, Bento Albuquerque, ha fatto sapere che l’ANEEL si prenderà un po’ di tempo per studiare la questione, aggiungendo: “È già in corso una consultazione pubblica per una maggiore partecipazione della società a questo tema”.
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