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Ibridi PV/diesel, cosa li frena nei Paesi in via di sviluppo?

Una gestione scarsamente pianificata e regimi servizio inadeguati sono le principali cause individuate dalla IEA Secondo u dell’Agenzia Internazionale dell’Energia, le motivazioni principali sarebbero

Ibridi PV/diesel, cosa li frena nei Paesi in via di sviluppo?(Rinnovabili.it) – Con la progressiva diminuzione dei prezzi del fotovoltaico, le mini centrali ibride solare/diesel stanno attirando un’attenzione sempre maggiore da parte delle istituzioni incaricate di portare avanti programmi di elettrificazione rurale. Tali sistemi consentono di mitigare il prezzo del carburante, di offrire una riduzione dei costi di manutenzione e d’offrire una migliore qualità di servizio. Nonostante gli innegabili benefici l’implementazione di tali sistemi nei Paesi in via di sviluppo risulta ancora fortemente frenato. La causa? Secondo un rapporto presentato in questi giorni dal Photovoltaic Power Systems Program dell’Agenzia Internazionale dell’Energia, le motivazioni principali sarebbero una gestione scarsamente pianificata e regimi servizio inadeguati.

 

Il documento sottolinea il potenziale contributo che gli impianti ibridi off-grid sono in grado di dare nel tentativo globale di migliorare  la sicurezza energetica e gli attuali nodi del settore. Partendo dall’esame di alcuni casi studio, gli autori del rapporto hanno esaurimento i fattori che di volta in volta hanno decretato il successo o il fallimento dei progetti. C’è da tenere bene a mente che l’applicazione della tecnologia fotovoltaica per ridurre i costi di generazione negli impianti elettrici a diesel richiede notevoli quantità di capitale iniziale o investimenti rispetto ad altri tipi di progetti d’elettrificazione più tradizionali. La soluzione migliore è quella offerta dai partenariati pubblico-privati.

 

All’interno di queste partnership, i distributori di prodotti essenziali, in particolare gli inverter, hanno un ruolo fondamentale dal momento che  la disponibilità e la qualità del servizio post-vendita per questi beni nelle aree in cui sono installati i sistemi ibridi è un fattore che potrebbe contribuire a ridurre i rischi tecnici. Inoltre, si legge nel documento, è necessario che sia sviluppata un conoscenza tecnica locale  per il funzionamento e la manutenzione delle centrali ibride, attraverso corsi di formazione ad hoc.