Secondo un nuovo studio i pannelli solari colorati hanno un effetto diretto sull'accettazione sociale del fotovoltaico integrato negli edifici. Ma le architetture moderne si prestano meglio di quelle storiche in termini di appeal
Il potere “psicologico” dei moduli fotovoltaici personalizzati
Il fotovoltaico in edilizia ha vissuto un momento d’oro in Italia con l’avvio del generoso Superbonus 110%. Tuttavia, oggi che la misura è venuta meno (e si è continuato a pasticciare con le norme), anche l’interesse delle famiglie ha subito un calo. Come risvegliarlo? Un’idea potrebbe essere quella di impiegare moduli fotovoltaici personalizzati, ossia pannelli solari colorati per adattarsi all’estetica dell’immobile e quasi scomparire visivamente.
Del rapporto tra accettazione sociale e caratteristiche degli impianti fotovoltaici ne ha trattato un nuovo studio svolto dall’Istituto di psicologia dell’Università di Friburgo e il Fraunhofer Institute for Solar Energy Systems ISE. I ricercatori hanno analizzato i risultati di due sondaggi in cui venivano mostrati moduli fotovoltaici di diversi colori, dotati di tecnologia MorphoColor.
“Una scoperta importante dello studio – afferma Angela Zhou, ricercatrice e autrice principale della pubblicazione su Technology in Society. – è che l’accettazione sociale dei sistemi fotovoltaici dipende dal tipo di edificio e dall’impressione visiva. Questi due fattori pesano molto di più delle variabili personali come i valori dell’individuo, gli atteggiamenti politici o le preoccupazioni ambientali”.
Nel dettaglio il gruppo ha potuto valutare come il fotovoltaico sugli edifici moderni sia visto in maniera molto più positiva di quello sugli edifici storici. Il dato sembrerebbe ovvio, tuttavia hanno anche scoperto che i pannelli solari “invisibili” annullano questa differenza percettiva. In altre parole i moduli fotovoltaici personalizzati sull’estetica dell’immobile, in maniera da integrarsi perfettamente a livello visivo, risultano accettati con la stessa facilità anche su architetture storiche o religiose.
“Lo studio fornisce spunti iniziali sull’accettazione sociale dei sistemi fotovoltaici sopra e attorno agli edifici”, aggiunge Andreas Wessels, ricercatore del Fraunhofer ISE e coautore della pubblicazione. “Conferma che l’accoglimento può effettivamente essere aumentato tramite una buona integrazione visiva con moduli colorati”.
Ma, cosa ancor più importante, sull’apertura verso la tecnologia fotovoltaica in edilizia le variabili legate alla persona hanno decisamente un’importanza secondaria. Secondo gli autori l’invisibilità e l’integrazione estetica rappresentano fattori chiave per l’accettazione in tutti i tipi di edifici ma sottolineano anche la necessità di ulteriori studi sulle proprietà ottiche dei moduli FV a seconda degli edifici come contesto/sfondo.
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