(Rinnovabili.it) – Prende il via la ricognizione delle zone critiche ad alta concentrazione di rinnovabili non programmabili per le quali i gestori di rete possono proporre limiti all’ulteriore capacità incentivabile – lo ha comunicato oggi in una nota il GSE, riconosciuto come ente preposto al recepimento della “dettagliata relazione”, entro luglio 2012, da parte dei grandi distributori (secondo quanto previsto dall’art. 13, comma 5 del DM 6 luglio 2012 sugli incentivi alle rinnovabili elettriche). Dagli esiti della ricognizione infatti, il GSE provvederà a darne una comunicazione tempestiva al MSE che, sentito il parere dell’Autorità per l’Energia, provvederà a sua volta ad indicare al Gestore eventuali requisiti aggiuntivi per la partecipazione alle procedure d’asta previste dal decreto.
Inoltre – secondo quanto riportato il GSE – nel documento “di ricognizione” i gestori dovranno specificare alcune informazioni basilari tra cui: l’ubicazione delle aree e delle linee critiche, come individuate nel Tica; le motivazioni per le quali si ritengono critiche tali aree/linee; le eventuali tipologie di misure ed interventi infrastrutturali programmati e in fase di realizzazione entro agosto 2012, per la rimozione o riduzione delle suddette criticità; la numerosità e la potenza degli impianti alimentati da fonti rinnovabili non programmabili in esercizio, suddivisi per fonte; la numerosità e la potenza degli impianti per i quali il richiedente ha accettato il preventivo di connessione, suddivisi per fonte; la potenza degli impianti ulteriormente installabili rispetto a quella già in esercizio; le eventuali proposte motivate di riduzione di ulteriore capacità produttiva incentivabile al fine di garantire le condizioni in sicurezza della rete; le eventuali ulteriori proposte di misure, tra cui l’adozione di specifiche prescrizioni in termini di prestazione di servizi di rete e protezione a cui gli impianti devono attenersi, volte a garantire le condizioni in sicurezza della rete.