Italia Solare spiega: coprendo di moduli fotovoltaici tutti i tetti disponibili la quota da fotovoltaico sulla domanda nazionale elettrica a supererebbe il 50%
(Rinnovabili.it) – Altro che gas egiziano, il vero giacimento energetico da (ri)scoprire e mettere a frutto è direttamente sopra la nostra testa. Italia Solare, l’associazione che riunisce produttori di energia solare fotovoltaica, installatori e professionisti e semplici, ha le idea ben chiare a proposito: il Sole rappresenta un enorme giacimento di energia pulita ed inesauribile. Ma soprattutto offre un potenziale, ancora tutto da sfruttare, che oggi è conveniente anche senza il ricorso agli incentivi. Negli anni passati le politiche incentivanti hanno fatto sì che il fotovoltaico italiano crescesse rigoglioso, raggiungendo l’8% su base annua di copertura del fabbisogno elettrico annuale a livello nazionale.
“Dopo qualche anno di sfruttamento dell’energia solare […] sembrava che non ci fossero più possibilità per continuare a sfruttare il Sole per produrre energia elettrica tramite gli impianti fotovoltaici, tanto che le installazioni sono scese a valori molti inferiori rispetto a quelle di soli 4 anni fa”, afferma Italia Solare in un nota stampa. Invece ora, grazie all’abbassamento dei prezzi degli ultimi anni (e le previsioni di un ulteriore dimezzamento), gli impianti fotovoltaici risultano già competitivi e “possono essere installati senza problemi su buona parte dei 10,5 milioni (su un totale di 11 milioni) di tetti di case mono e bifamiliari ancora sprovviste di pannelli fotovoltaici e del milione di tetti di capannoni industriali con ampi spazi disponibili”. Il calcolo che fa l’associazione è semplice: solarizzando tetti e coperture si otterrebbero altri 100 GWp ed una produzione annuale di 130 TWh, pari al 42% del fabbisogno elettrico italiano. Ulteriori capacità solare potrebbe essere installati a terra, “a patto che siano in zone dove effettivamente serve energia elettrica e non siano troppo grandi”. Ma anche solo 100 nuovi gigawatt porterebbero oltre il 50% la quota fotovoltaica sulla domanda elettrica nazionale.
“Occorre inoltre ricordare che si tratta di energia disponibile senza passare da altri paesi e senza accordi con alcuno e quindi royalties da pagare. Ma soprattutto è una fonte pulita che non causa l’effetto serra e localmente non inquina, a differenza di tutte le fonti fossili, gas incluso (che ultimamente si fa passare per una fonte pulita…).
I 100 GWp di cui sopra in circa 30 anni sono in grado di produrre la stessa energia producibile sfruttando il giacimento di gas recentemente scoperto dall’ENI in Egitto, tanto osannato in questi giorni, ma senza alcun inquinamento. E quando il giacimento in Egitto sarà esaurito, i 100 GWp di impianti fotovoltaici continueranno a funzionare per altri decenni, visto che il Sole continua a splendere e il degrado dei moduli fotovoltaici è limitato allo 0,2-0,5 %/anno”.