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Giappone: dai campi sterili l’energia per la ricostruzione

Sarà il fotovoltaico a dare energia alla ricostruzione nipponica e concedere nuova vita alle aree agricole ormai inutilizzabili a causa dei danni dello tsunami

(Rinnovabili.it) – Il governo della città Iwanuma punterà sulle rinnovabili per concedere una seconda vita ai terreni agricoli resi sterili dallo tsunami dell’11 marzo 2011. L’amministrazione comunale ha deciso, infatti, di realizzare nelle aree danneggiate dal sale marino e dal fenomeno di subsidenza un mega impianto fotovoltaico. La centrale, una delle più grandi del suo genere in Giappone, occuperà circa 30 ettari di terreno a sud di Sendai, nei pressi del complesso industriale Iwanuma-Yanome, a circa un chilometro dalla costa.

A regime vanterà una potenza di 15 MW e una produzione di energia annuale di 18 milioni di kWh, sufficiente a rifornire elettricamente circa 5.000 famiglie, anche se l’intenzione dei governanti è quella di riuscire a destinare l’energia elettrica prodotta al processo di ricostruzione delle aree devastate dal terremoto. Inoltre, dal momento che la fattoria solare sarà situata nelle vicinanze dell’aeroporto di Sendai, l’elettricità potrebbe anche rifornire lo scalo stesso in situazioni di emergenza.

I funzionari della città hanno reso noto che circa 20 aziende, dalle grandi imprese commerciali ai produttori di elettronica, hanno espresso interesse per il progetto. Il prossimo passo, dunque, sarà quello di individuare e selezionare un contraente entro la fine di questo mese per poter dar via ai lavori di realizzazione nel mese di luglio. La realizzazione dovrebbe costare più di 5 miliardi di yen e il governo sosterrà l’operazione attraverso esenzioni dedicate o la riduzione delle imposte a società e altre aziende che partecipano al progetto.