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Il Ghana tassa il petrolio per finanziare il fotovoltaico

Con un aumento di 2 centesimi sui prodotti petroliferi il governo ghanese crea un fondo per il fotovoltaico. Finanzierà 200 mila impianti residenziali

Il Ghana tassa il petrolio per finanziare il fotovoltaico-

 

(Rinnovabili.it) – Sui tetti del Ghana spunteranno 200.000 impianti a energia solare. Lo ha annunciato il presidente, John Dramani Mahama, che ha rivelato un piano governativo teso ad aumentare il prelievo fiscale sui prodotti petroliferi per finanziare il fotovoltaico. Con un prelievo di 2 centesimi di dollaro superiore a quello attuale, il Ghana si appresta a tassare il petrolio per istituire un fondo per le energie rinnovabili.

Mahama ha detto che il fondo permetterà a residenti e “micro imprese” di installare pannelli solari sui propri tetti. Ha anche assicurato che con i fondi disponibili si potranno costruire 200.000 impianti, risparmiando fino a 200 MW di energia al giorno.

 

Un’altra iniziativa che il governo intende implementare entro la fine dell’anno, ha promesso Mahama, sarà un contatore dell’energia che permetterà alle comunità che si trovano offgrid di calcolare l’elettricità consumata.

Il Paese si sta organizzando per creare un mercato del fotovoltaico, se è vero che  la Commissione dell’energia ghanese ha annunciato che solleciterà il Parlamento per l’approvazione di crediti d’imposta e altri incentivi che potrebbero fornire interessanti soluzioni per la produzione e l’acquisto di energia solare.

Il governo sembra essere entrato appieno in questa logica: il presidente Mahama ha dichiarato che l’accesso all’energia rappresenta una delle sue priorità per il Paese, la cui domanda è in crescita del 10% ogni anno. Questo porterà alla necessità di raddoppiare l’offerta entro 8 anni.

 

«La frustrazione e i problemi che derivano dalla carenza di elettricità si possono chiaramente sentire nei luoghi di lavoro, nelle scuole e negli ospedali – ha detto il presidente ghanese – Ma tutta la popolazione viene colpita da questo problema. Pensiamo alla  conservazione del cibo, l’attività accademica, il barbiere, il saldatore e gli operatori sanitari».

Delineando tutta una serie di proposte, tra cui il pacchetto sul fotovoltaico, Mahama ha promesso che non ha intenzione di «gestire la situazione come è stato fatto in passato. Ho intenzione di risolvere il problema».