kWh Analytics pubblica il 2024 Solar Risk Assessment Report fornendo una nuova valutazione del "rischio solare", dalle condizioni meteorologiche estreme ai rischi operativi passando per quelli legati alle batterie
Valutazione del Rischio Solare 2024
La gestione dei rischi nella produzione fotovoltaica continua ad essere un tema caldo. Man mano che la transizione energetica avanza, i progressi tecnologici solari accelerano e i danni dei cambiamenti climatici sul sistema elettrico si fanno più acuti, il mercato si trova costretto ad alzare la guardia su più fronti.
A fare una panoramica esaustiva di quello che viene chiamato “rischio solare” è oggi il 2024 Solar Risk Assessment, nuovo rapporto firmato dall’assicuratore climatico kWh Analytics. Il documento, che raccoglie contributi di aziende leader del mercato solare nel campo della tecnologia, finanziamenti e assicurazioni, nasce per fornire una valutazione obiettiva e basata sui dati dei possibili rischi per gli impianti fotovoltaici. E quest’anno include per la prima volta anche il ruolo dello stoccaggio.
“Stiamo assistendo a una crescita fiorente nel settore dell’energia fotovoltaica, eolica e dello stoccaggio tramite batterie”, ha affermato Jason Kaminsky, CEO di kWh Analytics. “Tuttavia, per raggiungere gli obiettivi di diffusione delle energie rinnovabili, è necessario concentrarsi sulla crescita intelligente, basandosi sui dati per prendere decisioni informate e utilizzando misure di resilienza per proteggere le risorse”.
L’analisi individua alcuni elementi chiave nella gestione dei rischi per la produzione fotovoltaica. Vediamoli in dettaglio.
Danni al fotovoltaico da grandine e meteo estremo
1. Secondo kWh Analytics le ipotesi di modellazione tradizionali del settore solare, basate su strutture proxy, possono sottostimare le perdite dei progetti fotovoltaici dovute a danni fisici legati al meteo. Il dato preciso varia in funzione del mercato ma l’errore di valutazione può arrivare fino al 300% in posti come la California o il Texas.
“Questa inesattezza potrebbe avere gravi implicazioni”, ha scritto Nicole Thompson, analista senior dell’azienda. “Modelli errati o inaffidabili possono spingere gli assicuratori ad avere reazioni eccessive alle perdite dovute a catastrofi naturali (diminuzione della capacità e aumento dei premi assicurativi per il solare), spingendo al contempo gli investitori a cercare livelli più elevati di limiti assicurativi a causa della loro incapacità di quantificare accuratamente il rischio”.
Per questo motivo – suggerisce l’azienda – servono una nuova modellizzazione specifica per il fotovoltaico, che sia non solo più accurata ma che includa anche le differenti tecnologie solari.
2. I test di affidabilità condotti da Kiwa PVEL hanno rivelato che i danni della grandine sulle celle solari risultano meno catastrofici del previsto sulle prestazioni dei moduli fotovoltaici. Nessun pannello fra quelli testati ha perso più del 3% della produzione dopo aver subito un danneggiamento per colpa della grandine.
3. Durante il test antigrandine di Waaree, il posizionamento dei moduli vetro/vetro in modalità antigrandine ha comportato solo una perdita di potenza dello 0,8%, ben al di sotto della soglia del 5% consentita dalle linee guida IEC.
4. Alliant Power ha rilevato che i proprietari di progetti di energia rinnovabile possono ridurre i costi assicurativi fino al 50% nelle zone ad alto rischio investendo nella progettazione e nella manutenzione di siti solari resilienti. Gli esperti hanno sottolineato il valore dell’utilizzo di tecnologie quali pannelli spessi e temprati a caldo e inseguitori in grado di proteggere i sistemi dalla grandine.
5. Per Longroad Energy e Nextracker l’inclinazione ha un ruolo fondamentale nel ridurre i rischi meteo nella produzione fotovoltaica. Un caso studio ha dimostrato infatti come un’inclinazione dei pannelli a 50 gradi sia collegata ad una probabilità stimata di danno al modulo del 33% in caso di grandine. Al contrario un’inclinazione a 75 gradi può ridurre la probabilità di danni agli asset fotovoltaici a solo l’1%.
Rischi operativi per la produzione fotovoltaica
6. Analisi di kWh ha evidenziato come l’aggregazione di portafogli di 4 o più siti può ridurre del 50% il rischio di scenari estremi.
7. Il team di Solarlytics ha spiegato invece che il calo di tensione può ridurre la produzione fotovoltaica di oltre il 20%
8. Le statistiche sulle azioni correttive O&M di Univers mostrano un aumento del 14% in inverno rispetto all’estate nel 2023.
9. Lo sporco sui sistemi fotovoltaici può ridurre la produzione annua di energia del 50%. Leggi anche Pulire i pannelli solari senza acqua.
10. Per Powin le misurazioni convenzionali dello stato di carica delle batterie sono soggette a errori e possono comportare un errore medio del 7% nella stima dell’energia disponibile per il dispacciamento.
11. Secondo SEVO IFP il 26% dei sistemi di accumulo dell’energia deve affrontare sfide di rilevamento e soppressione degli incendi.