Un concentratore di energia che segue il moto del sole e en piccolo pannello che produce quanto i più grandi. Ecco come funziona il solare sferico
(Rinnovabili.it) – E se il solare sferico permettesse di risparmiare il 75% dello spazio pur producendo la stessa quantità di energia? Se lo è chiesto l’architetto tedesco Andre Broessel, fondatore della Rawlemon, una startup che ha trovato il modo di «spremere più succo dal sole». La sua invenzione si basa su un concentratore di energia solare a sfera, del diametro di circa un metro. La palla trasparente, chiamata beta.ray, è tenuta in aria da un telaio simile a quello dei mappamondi.
La tecnologia impiegata combina principi di geometria della sfera con un sistema di tracciamento a due assi, che consente un rendimento rispetto ai tradizionali pannelli solari pur utilizzando una superficie del 75% più piccola. Infatti, grazie al sistema computerizzato che le permette di inseguire il sole, la palla in rotazione mantiene l’inclinazione del pannello sottostante sempre a 90° rispetto ai raggi solari, massimizzando l’assorbimento di energia della superficie in silicio. La stessa tecnologia, se applicata a pannelli fotovoltaici “in 2D” richiederebbe molto spazio ed esporrebbe gli stessi all’usura. La sfera, invece, secondo l’inventore Andre Bressel, permette un movimento fluido e richiederebbe uno spazio nettamente inferiore.
La sfera, inoltre, può essere piazzata su superfici inclinate, incastonata nelle pareti degli edifici e ovunque possa “vedere” il cielo. Uno degli usi più interessanti si ha quando lo si trasforma in stazione di ricarica per l’auto elettrica.
Il beta.ray è dotato di un collettore ibrido per convertire energia elettrica e termica allo stesso tempo. Permette di ridurre la superficie della cella di silicio al 25% del normale, mantenendo la stessa potenza grazie ad un concentratore sferico della radiazione solare molto potente, che opera a livelli di efficienza di circa il 57% in modalità ibrida. Di notte la cosiddetta Ball Lens può trasformarsi in una lampada ad alta potenza: basta utilizzare un paio di LED. La stazione è progettata per soluzioni off grid e integrare il consumo degli edifici per quanto riguarda energia elettrica e termica.