I dati del think tank Ember rilevano una nuova serie di record infranti. Gas, carbone e petrolio lo scorso mese hanno contribuito solo per il 23% dell’elettricità UE, entrambi scendendo ai valori più bassi di sempre. La flessione delle fossili arriva mentre la domanda di elettricità continua a crescere. Record positivo anche per le rinnovabili: eolico e solare coprono per la 1° volta più di 1/3 del mix elettrico, e insieme all’idroelettrico arrivano al 54%
L’Italia ha contribuito per il 15% al calo delle fossili nella generazione elettrica dell’Europa
Per la prima volta in assoluto, ad aprile le fossili hanno coperto meno di ¼ della generazione elettrica in Europa. Lo scorso mese gas, petrolio e carbone si sono fermati al 23%. Il minimo assoluto precedente risaliva a maggio 2023, quando il valore era sceso al 27%. Un dato ancora più significativo perché raggiunto mentre la domanda di elettricità, nello stesso mese, è cresciuta. Lo riportano i dati diffusi da Ember.
Generazione elettrica Europa, fossili -24% in un anno
Rispetto allo stesso mese del 2023, aprile 2024 segna un calo della generazione elettrica in Europa da fonti fossili del 24%, pari a 14,8 TWh, attestandosi a 46 TWh totali. Traiettoria calante sia per il gas che per il carbone. Lo scorso mese il primo si è fermato al 12,1% del mix elettrico UE, il valore più basso da 8 anni, con una flessione del 22% (-6,8 TWh). Il secondo ha coperto appena l’8,6%, il dato più basso di sempre, con un calo del 30% (7,3 TWh) su aprile 2023.
Numeri che portano verso un primato positivo anche per quanto riguarda le emissioni mensili del settore energetico. Aprile 2024 si è fermato a 38 milioni di tonnellate di CO2 (MtCO2). Un calo del 10% rispetto al minimo assoluto precedente, che risaliva a maggio 2023 con 42 MtCO2.
La frenata della Germania traina tutta l’UE
A dettaglio di paese, la generazione elettrica in Europa ha visto un tracollo delle fossili soprattutto in Germania. La prima industria del continente ad aprile segna -26% sullo stesso mese del 2023 con una flessione pari a 4,8 TWh. Da sola, la frenata di Berlino rappresenta circa 1/3 dell’intero calo europeo. Il secondo tracollo più vistoso è dell’Italia: -24% pari a 2,2 TWh, cioè il 15% della diminuzione complessiva registrata in Europa. Seguono Spagna, Francia, Olanda e Belgio, tutte con cali compresi tra 1,5 e 1 TWh di generazione fossile.
Record per le rinnovabili
Dietro il rallentamento delle fossili c’è soprattutto il nuovo record delle rinnovabili. Ad aprile eolico e solare hanno generato per la 1° volta più di 1/3 dell’elettricità UE (il 34%), superando il 31% registrato sempre a maggio 2023. Primato che vale anche per il dato assoluto della generazione, con un volume complessivo di 68 TWh. “Si tratta di più del doppio dell’elettricità generata dall’energia idroelettrica nell’UE, che ha prodotto 32 TWh. Di conseguenza, nell’aprile 2024, l’energia eolica e quella solare rappresentavano il 62% di tutta la produzione rinnovabile”, specifica Ember. Altro record: la quota complessiva delle rinnovabili nella generazione elettrica dell’Europa ha raggiunto il 54%.