(Rinnovabili.it) – I prosumer australiani avranno presto un mercato digitale dove scambiare l’energia prodotta dai loro impianti fotovoltaici domestici e la capacità di stoccaggio delle loro batterie. A renderlo possibile sarà Decentralised Energy Exchange, o più semplicemente “DEX”, progetto pilota con cui si inaugura in Australia una nuova Era per la generazione distribuita. Dietro l’iniziativa c’è un consorzio che racchiude fornitori di energia elettrica, start-up tecnologiche, operatori di rete e che ha ricevuto dalla Australian Renewable Energy Agency (ARENA) quasi la metà dei finanziamenti necessari: 450mila dollari su 930 mila totali.
DEX è stato lanciato ufficialmente stamattina con la promessa di “cambiare il modo in cui l’energia viene prodotta, scambiata e consumata a livello locale in Australia”.
Per Phil Blythe, fondatore e CEO di GreenSync (socio nel progetto) l’iniziativa costituisce il primo passo per ufficializzare il cambiamento nella produzione di energia da un modello centralizzato ad uno distribuito: “Il dato procapite sulla diffusione dei tetti solari in Australia è uno dei più alti al mondo – circa 1,6 milioni coperture sono dotate di fotovoltaico – ed è rapidamente seguito da quello sullo storage in batteria”.
Il progetto intende mettere a frutto questa ricchezza realizzando una rete di centrali elettriche “virtuali” costituite da reti intelligenti di pannelli e batterie. DEX agirà come una sorta di semaforo controllando il flusso della domanda e indirizzando la produzione dove ce n’è bisogno. Per esempio, se una particolare linea elettrica è in sovraccarico in un determinato momento del giorno o rischia di esserlo, quello che fa DEX è mettere a disposizione della rete le batterie domestiche delle famiglie che partecipano al progetto, permettendo che lo scambio avvenga sia sul fronte prettamente tecnico che finanziario.
Lo scambio è permesso da un sistema intelligente, cuore del progetto, realizzato dalla società Reposit Power: il sistema comunica con il mercato in tempo reale, alla ricerca di incentivi energetici di cui possano beneficiare le famiglie. “Case e imprese – conclude Blythe – saranno in grado di monetizzare i loro sistemi solari e di storage dandoli in locazione essenzialmente alla rete quando sono più necessari”.