(Rinnovabili.it) – A Gaza l’ospedale si accende con la luce del sole grazie ad una Ong italo-britannica. Il Jenin Charitable Hospital è finalmente operativo, grazie ad un impianto fotovoltaico progettato e realizzato da Sunshine4Palestine (S4P). L’installazione verrà presentata ad un seminario delle Nazioni Unite sull’assistenza al popolo palestinese, che si terrà il 23 e il 24 Febbraio a Il Cairo, in Egitto.
L’edificio, sul quale sono terminati da pochissimo i lavori, è alimentato al 100% dalla radiazione solare. L’impianto fornisce energia al nosocomio per 17 ore al giorno, dalle 7.00 alle 24.00, producendo 76 MWh l’anno da 168 moduli, e serve un bacino di 200mila persone, quelle del quartiere di Shijajia, uno dei più colpiti dagli attacchi di luglio ed agosto 2014. L’autonomia energetica permette al Jenin Charitable Hospital di affrontare i blackout che affliggono il territorio della Striscia di Gaza.
Il presidente della Ong che ha progettato l’impianto, Barbara Capone, è una ricercatrice fisica italiana all’Università di Vienna.
«La carenza di energia è una vera piaga della Striscia di Gaza – spiega – Ecco perché abbiamo deciso di intervenire. Abbiamo cominciato a lavorare al progetto nel 2011: in quell’anno abbiamo ideato l’impianto in tre moduli, installabili autonomamente l’uno dall’altro, ed individuato il budget necessario per la sua costituzione, circa 100mila euro».
Nel mese di dicembre 2014, primo periodo nel quale il sistema fotovoltaico è stato totalmente installato, il numero di accessi all’ospedale è aumentato del 63% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, quando ancora non era in funzione. Le stime dicono anche che i pazienti sono cresciuti di oltre il 170% rispetto al 2013. Parte del progetto prevede la formazione di un team di elettricisti locali in grado di provvedere alle riparazioni future.
Gli obiettivi futuri della Ong consistono ora nell’estendere al territorio di Gaza City il progetto fotovoltaico. L’impresa vedrà la collaborazione delle associazioni Liter of Light Italia e Oltre il Mare. L’obiettivo è la realizzazione di un “Tree of Light” fotovoltaico fatto di 12 moduli, ognuno dei quali ha una capacità di 300 W, per una potenza di picco totale di 3.6 kW e per una produzione giornaliera di circa 13.6 kWh.