I due Paesi asiatici scaldano i motori solari e si preparano a due nuove gare su scala GW e possibili nuove offerte record per l’energia venduta
Anno nuovo, nuove maxi gare fotovoltaiche
(Rinnovabili.it) – Sono passati solo dieci giorni dall’inizio del nuovo anno e il fotovoltaico 2020 ha già due nuovi progetti su scala gigawatt. Questa settimana, infatti sono state annunciate quasi contemporaneamente le prossime maxi gare fotovoltaiche di India e Arabia Saudita.
Nel primo caso la Solar Energy Corporation of India (SECI) ha lanciato un invito per realizzare 1,2 GW di nuova capacità solare da connettere alla rete nazionale. La gara fa parte dell’ottava tranche del suo programma di sistema di trasmissione interstatale e gli sviluppatori potranno proporre progetti con capacità di generazione da un minimo di 50 ad un massimo 300 MW.
Secondo i termini dell’offerta, la SECI firmerà un accordo di acquisto dell’energia della durata di 25 anni con i vincitori. La tariffa massima pagabile per progetti che si aggiudicheranno la gara fotovoltaica sarà 2,78 rupie per kWh, ossia circa 0,039 dollari il kWh. Gli impianti – sviluppati su base costruita, propria, operativa – non hanno una localizzazione predefinita, tuttavia le proposte, sia che riguardino strutture a sito singolo o blocchi aggregati, dovranno essere riferite ad un singolo Stato. La scadenza per le offerte è il 4 febbraio e, secondo quanto riporta oggi PV Magazine India, dovranno in ogni caso essere accompagnate da garanzie bancarie (informazioni su https://seci.co.in)
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La stessa capacità è stata messa in gara dall’Arabia Saudita. Il REDPO, l’ufficio saudita per lo sviluppo di progetti d’energia rinnovabile, ha aperto ieri la richiesta di qualifiche (RFQ), la fase del processo che screma i concorrenti prima della presentazione delle proposte. La gara costituisce il terzo round del National Renewable Energy Program (NREP) e prevederà due categorie: la “Categoria A” destinata a società più piccole, che include i progetti fotovoltaici solari di Layla da 80 MW e di Wadi Al Dawaser da 120 MW; la “Categoria B” che include impianti più grandi come il Saad da 300 MW e Ar Rass da 700 MW.
L’ingegnere Faisal Alyemni, a capo del REDPO, ha anche dichiarato che i progetti per qualificarsi alla gara dovranno avere un requisito minimo del 17 per cento di “contenuto locale” calcolato dai meccanismi definiti dall’autorità locale per gli appalti pubblici (informazioni su https://www.powersaudiarabia.com.sa).