Rinnovabili • L'industria del fotovoltaico europeo fissa obiettivi chiari

L’industria del fotovoltaico europeo fissa obiettivi chiari

Sostegno politico più intelligente, una progettazione del mercato energetico maggiormente ragionata e una attenzione superiore per l'innovazione nel settore sono i target provenienti dall’Assemblea annuale dell'EPIA

L'industria del fotovoltaico europeo fissa obiettivi chiari(Rinnovabili.it) – I leader del settore fotovoltaico si sono riuniti a Bruxelles per l’Assemblea Generale Annuale della European Photovoltaic Industry Association (EPIA). L’incontro è stato l’occasione per identificare le sfide e definire le chiare priorità per il comparto nei prossimi anni, a cominciare dalla necessità di ottenere un maggiore sostegno politico alle energie rinnovabili e dalla corretta integrazione del solare nella rete elettrica. In particolare, i membri dell’EPIA, rappresentanti delle principali imprese lungo tutta la catena del valore PV hanno approvato quelle che dovrebbero essere le priorità per il 2013 e gli anni a venire:

Garantire un quadro politico affidabile regimi di sostegno per il fotovoltaico e le energie rinnovabili che portino il settore ad una competitività a lungo termine

Focus sull’integrazione di una quota crescente del fotovoltaico nella rete elettrica, e sulla definizione di un mercato che consenta di rimuovere i colli di bottiglia dello sviluppo tecnologico

– Fornire un’analisi di base del mercato e dei dati

– Fare pressione per una politica industriale europea, e guidare l’innovazione e la ricerca per il fotovoltaico

 

“E’ chiaro che il fotovoltaico si stia avvicinando alla piena competitività con le altre fonti energetiche”, ha commentato il presidente EPIA Winfried Hoffmann. “Ma nel contesto di una transizione energetica più ampia, il suo sviluppo rimarrà guidato dalle politiche energetiche nei prossimi anni – nello stesso modo di tutte le altre tecnologie di produzione elettrica. Il sostegno finanziario, le procedure amministrative e l’integrazione nella rete restano dunque questioni cruciali”.