Montata in appena otto ore, la nuova copertura della scuola media "Pierre Mendes France" è la più grande mai realizzata con il solare organico. E anche la più facile da installare
Il fotovoltaico organico taglia un nuovo traguardo edilizio
(Rinnovabili.it) – Il settore dei sistemi fotovoltaici ad alta integrazione architettonica (BIPV-Building Integrated PhotoVoltaics) rappresenta uno dei segmenti con maggiori potenzialità di crescita nei mercati solari più maturi. Questa tipologia di impianto è ancora poco diffusa rispetto alle soluzioni tradizionali installate sulle coperture (BAPV – Building Applied PhotoVoltaic), soprattutto per una questione economica: i costi iniziali sono maggiori, nonostante garantisca minori spese di gestione e soluzioni estetiche migliori.
In Germania c’è chi sta cercando di trovare una via di mezzo attraverso sistemi facili da integrare in edifici preesistenti, tagliando al minimo le spese di trasporto e montaggio. Parliamo di Heliatek, produttore tedesco di film sottili, spin off della Technical University di Dresda. Individuata come uno dei pionieri tecnologici 2015 dal World Economic Forum, l’azienda ha brevettato HeliaSol®, una pellicola estremamente flessibile di fotovoltaico organico da integrare nelle coperture edilizie.
>>Leggi anche Fotovoltaico organico: migliorata l’efficienza del 50%<<
Uno degli esempi più attuali delle possibili applicazioni di HeliaSol è offerta dal nuovo progetto di tetto solare realizzato nella scuola media “Pierre Mendes France” a La Rochelle, in Francia. Heliatek ha lavorato assieme al progettista ENGIE e al Dipartimento delle Charentes-Maritimes per inaugurare in questi giorni quello che è attualmente il tetto fotovoltaico organico più grande al mondo: ben 500 metri quadrati di film solari rivestono la sommità dell’edificio.
In questo caso non si parla di BIPV né di BAPV, bensì di BiOPV, ossia Building Integrated Organic PhotoVoltaic. I pannelli infatti non sono pre-integrati nei materiali costruttivi (come le tegole solari o le vetrate fotovoltaiche) ma non hanno neppure bisogno di sistemi di ancoraggio e strutture di rinforzo. Per installarli, sul tetto come sulle pareti verticali, basta il retro autoadesivo di cui è dotata la pellicola. Ogni modulo deve solo essere srotolato, “appiccicato” e collegato elettricamente grazie ai cablaggi preconfigurati.
Sul tetto della scuola francese sono state installate circa 400 pellicole organiche e il lavoro ha richiesto solo 8 ore. Con una potenza di picco di 22,5 kW, l’impianto genererà circa 23,8 MWh all’anno, pari a circa il 15% della domanda di elettricità della scuola.