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Fotovoltaico UK: se l’energia solare batte il nucleare

Lo scorso venerdì l’energia solare ha fornito quasi un quarto del fabbisogno di elettricità del paese, grazie ad un cielo soleggiato e consumi relativamente bassi

Fotovoltaico UK

 

Nuovo record brillante per il fotovoltaico UK

(Rinnovabili.it) – Il 26 maggio è stata una bellissima giornata per il Regno Unito. Bellissima per le condizioni meteorologiche, che hanno visto un sole caldo e brillante illuminare l’ultimo venerdì del mese. Bellissima per il settore dell’energia pulita che ha segnato un nuovo primato nella storia nazionale. Per la prima volta, infatti, i pannelli fotovoltaici britannici hanno messo a disposizione così tanta energia da surclassare persino il nucleare. L’annuncio arriva da Paul Barwell, ceo di Solar Trade Association che spiega come intorno a mezzogiorno l’output del parco fotovoltaico UK fosse di 8,75 GW, “fornendo quasi il 25% della domanda totale del Regno Unito”.

 

Il dato – confermato anche dall’operatore di rete nazionale – è il secondo record solare registrato in meno di un mese. Il merito non va solamente alle buone condizioni meteo ma anche a consumi stagionali relativamente bassi e alla capacità della rete di gestire volumi rinnovabili importanti. Duncan Burt, a capo delle operazioni in tempo reale alla National Grid spiega: “Abbiamo previsto queste modifiche nel panorama energetico e abbiamo a disposizione strumenti per assicurarci di poter equilibrare l’offerta e la domanda”.

 

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Per un Paese come il Regno Unito si tratta di un ottimo risultato. “Attualmente, sono istallati 12.1 GW fotovoltaici in tutta la nazione dalla Scozia alla Cornovaglia, abbastanza per alimentare 3,8 milioni di case”, continua Barwell. “Questo è un risultato enorme [raggiunto] in soli cinque anni di tempo e invia un messaggio positivo: il solare ha un forte ruolo nella decarbonizzazione del settore dell’energia nel Regno Unito”. Un ruolo che si è consolidato nonostante il Governo abbia terminato qualsiasi incentivo ai grandi impianti dal 2015. Gli esperti hanno sottolineato come la performance del fotovoltaico UK, lo scorso venerdì, abbia determinato un 60 per cento di energia a basse emissioni nel mix produttivo britannico (tenendo conto ovviamente anche del generoso contributo dell’eolico). Una cifra normalmente intorno al 50 per cento.