Secondo il presidente della società tedesca Solar8 il grande “sell off” delle centrali solari italiane avrà inizio il prossimo anno
“Ci sono già parecchi impianti presenti sul mercato, ma le vendite di preclusione, il grande “sell off”, avranno inizio il prossimo anno”, ha dichiarato Hoynigg durante un’intervista al quotidiano britannico PV Tech. “Molti dei proprietari non possono più pagare gli interessi del loro finanziamento [a causa di cambiamenti politici] e di conseguenza le banche italiane stanno vendendo le centrali, ma questo richiede tempo. Devono andare in tribunale e attendere la sentenza; e le corti italiane si muovono molto lentamente. Ecco perché siamo convinti che la gran parte di vendita rapida inizierà il prossimo anno“.
In realtà “bocciature internazionali” per la politica italiana taglia-incentivi erano arrivate prima dell’estate anche dal Wall Street Journal e dal Financial Times; i due organi “ufficiali” del mondo della finanza aveva concesso ampio spazio a tutto il disappunto degli investitori per la misura retroattiva dello spalma-incentivi, inquadrando il provvedimento come un possibile fattore di rischio di fuga dei capitali.
Ma se da un lato il solare incentivato starebbe boccheggiando, quello non incentivato dimostrerebbe invece di saper andare avanti per la sua strada. Incrociando i dati pubblicati da Terna e GSE il LookOut – Rinnovabili Elettriche Q3 2014, rapporto redatto da eLeMeNS e reso pubblico solo qualche giorno fa, indicherebbe infatti un’inaspettata crescita di nuova capacità fotovoltaica senza Conto Energia: nel 2013 risultano entrati in esercizio 28.023 impianti non incentivati per un totale di 727 MW.
