Il più grande e inquinato lago del Paese diventerà un banco di prova per il solare galleggiante. Per i progettisti, i moduli possono dare una mano a tutelarne la qualità ambientale
SunAsia Energy installa il primo impianto fotovoltaico sull’acqua dotato di sensori per monitorare la qualità ambientale
(Rinnovabili.it) – Il primo banco di prova per il fotovoltaico sull’acqua delle Filippine ha preso il largo. La SunAsia Energy, azienda attiva nel segmento delle energie rinnovabili, ha recentemente completato la fase iniziale di un impianto solare da 20,5 kW sulla superficie del Lawa ng Laguna, il più grande lago del Paese e il terzo per estensione in Asia. Il progetto ha lo scopo di dimostrare come la tecnologia possa costituire un valido contributo alla produzione energetica senza dover temere le violente tempeste che spazzano la regione. Per questo motivo il banco di prova galleggiante testerà un metodo di palificazione a vite e sistemi fotovoltaici differenti per studiarne fattibilità tecnica e operativa, in particolare durante la stagione dei tifoni da giugno a settembre.
“Il Lawa ng Laguna è un luogo stimolante per sperimentare il fotovoltaico galleggiante a causa delle sue acque, dei venti e delle onde – spiega Karlo Abril, responsabile del progetto per SunAsia Energy, sottolineando come le tempeste visitino le Filippine, in media, 20 volte l’anno.
>>Leggi anche Pannelli solari galleggianti, anche il Cile s’innamora del fv sull’acqua<<
La struttura si trova a 55 chilometri dal quartiere degli affari di Makati City, parte dell’enorme metropoli di Manila. Attraverso un sofisticato sistema di sensori, l’azienda potrà monitorare gli effetti del meteo e tener traccia della velocità del vento e delle fluttuazioni delle onde.
Il progetto prevede anche di dare una mano al lago in termini di protezione ambientale. Lawa ng Laguna, grazie ad una superficie di oltre 910 km², raggiunge diverse città e paesi ma l’iper-urbanizzazione, che circonda le coste, ha un impatto tangibile. Secondo i dati del governo, infatti, circa il 60% degli 8,4 milioni di persone che risiedono nella regione scaricano indirettamente i propri rifiuti solidi e liquidi nel lago attraverso i suoi affluenti. Questi rifiuti assieme agli sversamenti chimici di natura industriale stanno seriamente compromettendo lo stato di salute lacustre. L’alta presenza di pesticidi e fertilizzanti riversati ha, inoltre, provocato una rapida crescita di alghe nell’area che ha ridotto i livelli di ossigeno nell’acqua, causando massicce uccisioni di pesci. In questo contesto, gli sviluppatori sono convinti che il fotovoltaico sull’acqua potrebbe offrire dei benefici non indifferenti.
“L’esperienza a Singapore e in Vietnam rivela che il maggior vantaggio del fotovoltaico galleggiante è il suo effetto di raffreddamento sulle acque”, ha aggiunto Theresa Capellan, presidente di SunAsia Energy. “I pannelli solari sull’acqua riducono l’evaporazione durante l’estate, aumentano i livelli di ossigeno e migliorano la qualità generale nelle aree di pesca del lago. Ciò implica che questa tecnologia possa aiutare ad incrementare la popolazione ittica man mano che le acque più fredde aumentano lo zooplancton, rendendo più facile per i pesci trovare cibo e riprodursi”.
>>Leggi anche In Cina l’impianto fotovoltaico galleggiante più grande al mondo<<