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Il fotovoltaico su infrastrutture e tetti potrebbe regalare 1 TW di capacità

fotovoltaico su infrastrutture
Foto di Kay Dittner su Unsplash

Dove indirizzare la crescita del solare europeo

(Rinnovabili.it) – Installare il fotovoltaico su infrastrutture e tetti potrebbe imprimere all’Europa una vera propria accelerazione verde. Secondo un nuovo studio del JCR esisterebbe infatti un vasto potenziale ancora non utilizzato ma in grado di garantire all’Unione una capacità solare installata di oltre 1 TW. Circa 300 GW in più dell’obiettivo UE per il 2030.

Le politiche comunitarie hanno assegnato al fotovoltaico un posto di rilievo nella transizione energetica. Il settore dovrebbe contribuire alla decarbonizzazione con almeno 385 GW di impianti installati entro il 2025 e 720 GW per la fine del decennio. Tuttavia, la concorrenza nell’uso del territorio, gli iter autorizzativi e la rete le connessioni pongono ancora grandi vincoli ai tradizionali sistemi montati a terra. E sebbene l’agrivoltaico innovativo stia definendo nuovi trend e opportunità di sviluppo, esistono applicazioni che potrebbero aprire da subito la porta ad interessanti investimenti, decentrando la produzione energetica e riducendo al contempo le perdite di trasmissione.

E se i tetti solari non rappresentano certo una novità, gli impianti fotovoltaici sulle infrastrutture stradali, ferroviarie o sui bacini idrici sono per molti versi un segmento ancora da sfruttare.

Fotovoltaico su infrastrutture, tetti e bacini: il potenziale UE

Lo studio del JRC, intitolato Comunicazione sul potenziale del fotovoltaico applicato nell’Unione europea: tetti, serbatoi, strade (R3), ha adottato un approccio geospaziale per valutare il potenziale della capacità tecnica. In altre parole offre una stima della potenza installabile con queste tre applicazioni, considerando topografia, vincoli ambientali e di utilizzo del territorio. Quindi con lo strumento PVGIS (Photovoltaic Geographical Information System) dello stesso centro, ha stimato il rendimento energetico. 

Il risultato? Il fotovoltaico su infrastrutture, bacini e tetti edilizi offre una capacità potenziale di oltre 1 TW, con una produzione corrispondente di 1.208 TWh/anno. Il valore rappresenta il 48% del consumo comunitario di elettricità nel 2022. “Questa capacità da sola supererebbe facilmente gli obiettivi del 2030 fissati nella strategia solare dell’UE”, spiega il JRC.

Fotovoltaico sui tetti

Il contributo maggiore arrivare dai tetti fotovoltaici per i quali si stima un potenziale di 560 GW e 680 TWh di elettricità prodotta ogni anno, per una copertura totale occupata di 7.150 km2. Ovviamente gli autori hanno preso in considerazione solo le coperture con il giusto orientamento e la giusta inclinazione, tenendo conto anche della necessità di spazio tra i rack dei moduli e dell’auto-ombreggiatura. Leggi anche Fotovoltaico integrato: come utilizzare facciate o tetti per generare energia?

Fotovoltaico su infrastrutture di trasporto

Seguirebbe il contributo del solare lungo strade e ferrovie. Lo studio ha preso in considerazione impianti fotovoltaici verticali, bifacciali e monofacciali, che da soli potrebbero fornire all’Europa un potenziale di 403 GW e una produzione di 391 TWh/anno. “È stata assunta una struttura verticale ideale di 4 m di altezza (poiché una tipica barriera antirumore sulle autostrade ha un’altezza di 4,2 m)”, si legge nel rapporto. “Il primo metro da terra è stato utilizzato come base per gli impianti fotovoltaici oppure lasciato vuoto per ridurre l’impatto di sporco, ombreggiatura e danni causati dalle pietre”.

Fotovoltaico sui bacini idrici

Nel caso del fotovoltaico galleggiante, sono stati presi in considerazione 337 bacini idroelettrici, escludendo naturalmente quelli localizzati nelle aree protette Natura 2000. Nei 1.608 km2 di serbatoi artificiali individuati potrebbe essere installata una capacità di 157 GWp, ottenendo 137 TWh elettrici l’anno.

Qual è il potenziale fotovoltaico dei singoli paesi?

Secondo gli autori, 11 paesi dell’Unione, tra cui Bulgaria, Croazia, Grecia, Finlandia, Ungheria, Slovacchia e Svezia, hanno il potenziale tecnico per fornire tra il 50% e il 100% del loro consumo di elettricità nel 2022 attraverso applicazioni R3 . In Francia e Germania,la percentuale si aggira introno al 30% del loro consumo attuale. In Italia il fotovoltaico si infrastrutture, tetti e bacini potrebbe potenzialmente sostituire fino al 47% della sua attuale produzione elettrica, riducendo nel contempo la sua intensità di carbonio fino al 29%.

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