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15mila km a bordo di una Tesla alimentata da fotovoltaico stampato

È il progetto Charge Around Australia, lanciato da un gruppo di scienziati per dimostrare come la tecnologia solare polimerica possa essere utilizzata per la ricarica di auto elettriche

Le applicazioni del fotovoltaico stampato a base di plastica

(Rinnovabili.it) – Più che un progetto, Charge Around Australia è una vera e propria sfida. L’obiettivo? Guidare una Tesla lungo l’intera costa dell’Australia ricaricando il veicolo solo con 12 pannelli di fotovoltaico stampato. L’idea nasce dalla partnership tra la società britannica Charging Around Britain e l’Università di Newcastle, in Australia, desiderosi di mettere alla prova una delle tecnologie solari meno diffuse sul mercato: il fotovoltaico organico a base di polimeri attivi.

Questa tecnologia possiede grandi vantaggi rispetto a quella a base di silicio. Le celle solari polimeriche sono leggere, economiche e facili da fabbricare; ma anche flessibili, personalizzabili a livello molecolare e spesso e volentieri dotate di un buon grado di trasparenza. Di contro hanno lottato per anni con problemi di inefficienza e stabilità, che ne hanno ridotto la diffusione commerciale.

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Ma gli scienziati australiani vi ripongono piena fiducia. D’altra parte molti dei passi avanti di questa tecnologia sono stati compiuti proprio all’Università di Newcastle. Qui il fisico e ricercatore Paul Dastoor, insieme al suo team presso il Center for Organic Electronics ha sviluppato uno speciale inchiostro solare a base d’acqua. Si tratta di una sospensione di materiali fotovoltaici organici che può essere stampata ad alta velocità per produrre aree molto grandi, utilizzando tecniche di lavorazione roll to roll e senza bisogno di solventi organici. Il risultato sono moduli in plastica PET laminata leggera producibili a un costo sotto i 10 dollari per metro quadrato.

“Questo progetto – si legge sul sito di Charge Around Australia  – cerca di dimostrare come la tecnologia del fotovoltaico stampato possa essere utilizzata con successo in ambienti remoti e reali per la ricarica di auto elettriche fuori rete. Piuttosto che sviluppare speciali veicoli solari o utilizzare i pesanti moduli oggi in commercio, l’iniziativa utilizzerà pannelli solari organici leggeri”.

L’iniziativa li metterà alla prova usandoli come fonte di ricarica di una Tesla durante un viaggio lungo oltre 15mila km. Testandone resistenza, efficienza e la loro potenziale utilità in altre applicazioni. “Il progetto dimostrerà la capacità dei pannelli solari portatili di funzionare con successo in questo viaggio impegnativo e di conseguenza aiuterà a dissipare l’ansia da autonomia attualmente associata ai viaggi a lunga distanza in veicoli elettrici”.