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Il futuro del fotovoltaico secondo SMA Italia

Il settore fotovoltaico italiano è stato protagonista del convegno “PV Investment Grade”, organizzato dall'Energy Startegy Group del Politecnico di Milano e da SMA Italia per chiarire le future prospettive di mercato

Valerio Natalizia AD SMA ItaliaA seguito del convegno “PV Investment Grade” organizzato dall’Energy Startegy Group del Politecnico di Milano e da SMA Italia abbiamo chiesto all’AD della società, Valerio Natalizia, cosa dobbiamo aspettarci dal mercato italiano del fotovoltaico dopo la chiusura del V Conto Energia e in vista dell’approvazione della nuova normativa europea in tema di energia.

 

Il V Conto Energia è ormai chiuso. Pensa che il mercato italiano del fotovoltaico sia abbastanza maturo per andare avanti con le proprie forze? Con quali strumenti si cercherà di dare sicurezza agli investitori e ai produttori?

 

Valerio Natalizia: “Dopo la fine dei vari Conti Energia, sono in molti a porsi delle domande sull’effettiva convenienza e sostenibilità del finanziamento agli impianti fotovoltaici, soprattutto per quelli di grandi dimensioni. Le risposte a queste domande spesso però non sono concordi e proprio per discutere su questi argomenti, abbiamo organizzato in collaborazione con l’Energy Strategy Group del Politecnico di Milano, il convegno “PV Investment Grade: finanza e tecnologia nel nuovo fotovoltaico”. L’obiettivo è quello di far incontrare gli opinion leader del settore fotovoltaico con quelli del settore finanziario per poter rispondere ad alcune domande particolarmente importanti sugli investimenti nel fotovoltaico”.

Al momento, infatti, non possiamo dare una risposta univoca alla domanda se il fotovoltaico è un business ancora sostenibile o almeno non si può dire per tutte le possibili applicazioni. Quello che invece possiamo sicuramente  dire è che è cambiato l’approccio al fotovoltaico, che, da investimento puramente finanziario, è diventato un “investimento tecnologico”, in cui sono le soluzioni efficienti a supportare  l’evoluzione del mercato.

 

L’Europa sta delineando i nuovi obiettivi energetici al 2030. Cosa vi aspettate, cosa spera il settore e cosa chiedete ai decisori?

 

V.N. Secondo il Pacchetto Clima Energia 2030, l’Europa deve raggiungere l’ambizioso traguardo del 45% di energia proveniente da fonte rinnovabile, tagliando di conseguenza il consumo di energia tradizionale del 40% rispetto al 1990. È chiaro quindi che le rinnovabili saranno sempre di più protagoniste in questo processo. Ma non solo: una traiettoria ben definita di crescita delle rinnovabili, pensata oltre il 2030, porterebbe non pochi vantaggi economici, tra i quali più posti di lavoro, un aumento del Pil e una riduzione sull’importazione di combustibili fossili. Pertanto, ciò che ci aspettiamo e chiediamo ai decisori è di creare un orizzonte normativo più chiaro di quello attuale, che semplifichi le procedure burocratiche, e che permetta una velocizzazione dei processi per favorire un approvvigionamento energetico sempre più da fonte rinnovabile che tradizionale. Questo processo dovrà naturalmente prevedere investimenti nelle infrastrutture di rete e nelle smart grid.

 

 Se e in che modo il dibattito sul dumping cinese in Europa ha coinvolto l’Italia? Quali conseguenze si  stanno notando nel mercato dopo che l’Ue ha accettato la proposta cinese di fissare il prezzo del fotovoltaico a 57 cent/watt per un massimo esportabile di 7 GW/anno?

 

V.N.La disputa commerciale tra l’Unione Europea e la Cina sul fotovoltaico ha avuto ed avrà  ripercussioni anche sul mercato italiano. Il compromesso raggiunto a fine luglio, che ha fissato prezzi minimi e tetti sui volumi importati, pari rispettivamente a 0,56 euro per watt e 7 GW, è una soluzione che non è piaciuta né ai protezionisti, né a coloro che si battono contro le barriere doganali. E’ difficile prevedere cosa succederà a seguito di quest’accordo. Sicuramente  tali decisioni stanno influenzando il mercato europeo del fotovoltaico.Come SMA, siamo assolutamente a favore di un mercato caratterizzato da una libera concorrenza e da un modus operandi leale da parte di tutti i concorrenti. Quello su cui però vogliamo porre attenzione sono le modalità con cui tali provvedimenti sono stati emanati e messi in pratica nel mercato. Infatti, si pensi al ritardo nelle tempistiche e l’incertezza della loro introduzione: due aspetti importanti che non hanno fatto altro che creare instabilità nel mercato del fotovoltaico attuale.